Cronache delle altre

Le altre: “Pielle e Herons al comando”

06.11.2023

Si iniziano a delineare i valori, frale big però steccano Avellino e Legnano

Vince la Pielle su una Desio che sconta ancora le assenze di Fumagalli e Caglio. La Pielle ha una leggera supremazia ai rimbalzi, 40 a 33 e nelle percentuali al tiro, 54% contro 52% da due e 30% contro 28% da tre, con la Pielle che cerca di più la soluzione dalla breve, mentre desio più dalla distanza. Ma la differenza la fa la difesa, dove in tre quarti i labronici concedono solo 50 punti agli avversari. Desio però era partita bene e nel primo quarto conduce a lungo, con un massimo vantaggio di più 5, ma la Pielle reagisce subito e chiude avanti di 2 in primo parziale. Nel secondo allunga toccando il più 10 e chiudendolo sul 41 a 33. Alla ripresa continua il predominio labronico, portando il massimo vantaggio a più 17 e chiudendo sul 64 a 50. Con la Pielle che cede in difesa nell’ultimo parziale, con 24 punti subiti, Desio ci prova, arrivando a meno 6 a 2 e mezzo dalla sirena, ma non va oltre e Rubbini e compagni riallungano e vincono, quarto successo consecutivo. Per loro 17 punti di Chiarini, con 5 assist, 14 di loBiondo, con 7 rimbalzi e 4 assist, 13 di Rubbini con 2 su 4 da tre e Diouf con 11 e 6 rimbalzi. Per gli ospiti 16 di Maspero, con 3 su 4 da due e 3 su 8 da tre, 15 di Sodero e Valsecchi 10.

Torna a vincere la Herons Montecatini, battendo non senza fatica un Omegna che voleva provare a risollevarsi dal brutto momento che sta attraversando. Con Chinellato messo fuori roster, i rossoverdi resistono alla furia dei termali per due quarti, pareggiando la sfida ai rimbalzi. Montecatini vince nonostante un misero 37% da due, ma tira da tre col 40%, Omegna però paga le 16 perse contro le sole 9 dei locali. La partenza vede addirittura Omegna davanti, toccando anche un più 8 di vantaggio, però ridotto a meno 2 a fine quarto, sul 21 a 23. Nel secondo ancora resistono i piemontesi, chiudendo sotto di un solo punto, 42 a 41. Il terzo è il parziale che indirizza la gara, i locali piazzano un 24 a 10 che li porta a più 15 a fine parziale. L’avvio di quarto finale sigilla la vittoria della Herons, con il più 21 dopo 2’. Per i toscani, 17 punti di Sgobba, con pochissimi errori al tiro e 6 rimbalzi e per Dell’Uomo anche lui quasi senza errori e con 3 recuperate e altrettanti assist, chiude con 10  e 4 assist Arrigoni. Per i piemontesi, in due tengono in piedi la squadra, Balanzoni, super con 25 punti, 9 su 14 da due e 12 rimbalzi con 5 offensivi  e Fazioli, con 16 e 3 su 3 da tre.

Cade a sorpresa Avellino sul campo di Cassino, arriva così lo stop, dopo 3 vittorie consecutive. E si che gli irpini erano partiti bene, comandando per tutto il primo quarto, chiuso sul 21 a 26, con vantaggio massimo di più 8, vantaggio che tocca il più 10 ad inizio secondo. Sembra che l’inerzia sia in mano agli ospiti, ma arriva in 6’ un parziale di 18 a 0 per i padroni di casa che ribalta la situazione e galvanizza i laziali, che vanno al riposo sul più 5, 46 a 41. Flebile la reazione ad inizio terzo di Avellino e Cassino riprende la sua marcia, portandosi fino al più 13 e chiudendo il parziale sul più 11, 66 a 55. Gli ospiti nel quarto finale ritrovano un po’ di verve offensiva e a metà quarto arrivano a meno 2, non arriva però l’aggancio, Ultima speranza per i viaggianti, il meno 2, con bomba di Burini a meno di mezzo minuto dal termine, ma dall’altra parte Teghini, il migliore dei suoi, con 20 punti, 4 su 8 da tre e 4 assist, la chiude dalla lunetta. Con lui da segnalare i 18 punti con 12 rimbalzi di Moreaux e i 10 di Gay, con 6 assist. Per Avellino, 15 di Vasl e Bortolin, con il secondo che fa 4 su4 da due e prende 10 rimbalzi, 12 per Nikolic, con 7 rimbalzi, 11 per Burini e 10 per Santucci.

Altra vittima illustre di questa giornata, Legnano che perde sul campo dell’ultima in classifica, Salerno. Non basta a Legnano il solito devastante Raivio, 28 punti per lui, con 7 su 9 da due e 4 su 4 da tre, non bastano nemmeno le eccellenti percentuali di realizzazione, 65% da due, 37% da tre e 100% ai liberi. Tradisce la difesa, che fino alla precedente partita era la migliore del torneo, difesa che concede troppo liberi ai campani, 22 con un 80% di realizzazioni, dato che tiene in corsa Salerno. E pensare che nel primo quarto Legnano sembra poter travolgere i padroni di casa, volando a più 15 e chiudendolo sul più 13, con 30 punti segnati e soli 17 subiti. Nel secondo risalgono i campani, arrivando fino a meno 2, ma vengono ricacciati a meno 7, sul 39 a 46 al riposo. Alla ripresa i campani riescono a completare la rimonta, agganciando a metà quarto e sorpassando fino al più 5, ma all’ultimo riposo si va in parità. Quarto finale punto a punto, che si decide nei secondi finali, con Marino che sul meno uno, ridato dal solito Raivio, sbaglia la preghiera finale. 

La più grande sorpresa di questo inizio di campionato è senza ombra di dubbio, Crema che, battendo Piacenza, infila il quinto successo consecutivo ed è a 2 punti dalla vetta, con una partita da recuperare. I lombardi dominano nel pitturato, ai rimbalzi 46 a 33 e da due, col 51% contro il 38% dei locali, che affidano le speranze alla loro arma migliore , il tiro da tre, dove segneranno col 38%, ma li tradisce Criconia che, francobollato dalla difesa avversaria, fa solo 1 su 8. Bene invece Besedic, con 4 su 6 e 18 punti, Wiltshire con 3 su 4 e 15 e Maglietti, con 2 su 6, 21 e anche 4 recuperate e 3 assist. Equilibrio nei primi 12’, con primo allungo importante per Piacenza, che va sul più 9 al minuto 15. Partita che torna subito però in equlibrio e si va al riposo, sul 36 a39. Nel terzo è Piacenza a segnalarsi per un più 7, ma ancora una volta equilibrio a fine quarto, 54 a 53. La gara si decide con il parziale di 11 a uno a metà quarto che porta Crema da meno 5 a più 5. Convulsi i secondi finali, Mastroianni che sul meno 3 segna il primo libero, sbaglia volutamente il secondo, ma il rimbalzo premia Stepanovic e Crema. Tsetserukou 15 punti con 6 su 8 da due e 7 rimbalzi 12 per Oboe, con 4 assist e per Ianuale.

Caserta non esce dalla crisi e incassa, contro la GEMA, la sesta sconfitta consecutiva. Il controllo dei rimbalzi ed il tiro da tre nel basket moderno, sono assi portanti per la vittoria e Montecatini, con 39 a 30 ai rimbalzi e 36% contro 27% da tre, li ha ben sfruttati. Pesano per i casertani anche i 25 liberi concessi, con 22 realizzati e non bastano per portare a casa i due punti, ne il rientro di Hadzic, ne la miglior percentuale da due, 60% contro 51% e neanche il 15 a 2 nei primi 5’ di gioco. Chiuso sul più 6 il primo quarto, il secondo vede prevalere gli ospiti che accorciano fino al meno 2 al riposo, sul 47 a 45. Caserta però regge nel terzo, senza mai farsi raggiungere e mantiene, alla fine del parziale, un più 5. Locali che comandano ancora nel quarto finale e a metà sono avanti di 7, ma una zampata GEMA, griffata dalle bombe di Passoni e Mastrangelo, porta sul più5 gli ospiti, a 3’ dalla sirena. I campani però reagiscono e si riportano avanti di uno. Finale con sorpassi e controsorpassi, chiuso dalla bomba di Mastrangelo, dall’errore da tre di Hadzic e dai liberi di Savoldelli. Per la GEMA, 22 di Passoni, con 3 assist, 18 di Mastrangelo, con 2 su 3 da tre, 13 di Mazzantini, con 5 su 6 da due e 12 di Savoldelli, con 3 assist e di Di Pizzo, con 5 su 6 da due e 15 rimbalzi, di cui 6 offensivi. Per i locali, 20 di Romano, con 8 su 11 da due, 11 di Paci e Hadzic e 10 di Moffa e Lucas.

Sprofonda Rieti alla settima sconfitta consecutiva. A condannarla è Fiorenzuola, ma anche probabilmente i problemi fisici, assente infatti Cavallero, con Agostini e Del Sole utilizzati pochissimo. Con rotazioni cortissime e 5 giocatori sopra i 30’, difficile vincere per chiunque. Rieti generosamente tiene botta ai rimbalzi, con 41 a 36 per lei e incide abbastanza da due, col 56%, ma assente il tiro da tre, con un miserissimo 2 su 16 e troppe le 20 perse. Per gli emiliani invece il tiro da tre è la chiave, con 16 bombe e il 44%, col 4 su 6 di Preti e i suoi 26 punti, col 4 su 5 di Voltolini per 18 punti, il 3 su 8 di Sabic e 12 punti ed il 3 su 9 di Venturoli e 11 punti. Dopo il più 8 Fiorenzuola in avvio, reazione dei laziali, che ribaltano e ad inizio secondo sono avanti di 6, però subito pareggiato dagli ospiti, quarto che resta in equilibrio e si chiude con il più 4 ospite, 35 a 39. Il terzo parziale vede il tracollo dei padroni di casa, che arrivano a meno 18 e chiudono sul meno 13. Le ultime forze dei reatini portano al meno 9 di metà quarto finale, ma lì finisce la benzina e Fiorenzuola vince senza problemi. Per i locali, 23 punti di Kassar con 10 rimbalzi, 15 di Da Campo, con 7 rimbalzi e 5 assist, 12 di Markovic con 7 assist, ma 0 su 7 da tre e 10 per Bacchin, con 5 su 5 da due e 3 assist. 

 

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