Le altre: “La Herons torna capolista solitaria”
Sconfitta la Libertas, come lei, interrompe la sua corsa anche Omegna
Campionato folle, una squadra in grandissima condizione, la Libertas, si ferma dopo 8 vittorie consecutive, di fronte a una Herons senza la sua stella, Chiera e reduce da un tonfo clamoroso. La difesa dei termali, disinnesca l’artiglieria pesante dei labronici, concedendo solo un miserissimo 32% da due e vincendo anche la sfida ai rimbalzi, 41 a 36, con 13 offensivi. Herons trascinata da capitan Natali che non fa rimpiangere l’assenza di Chiera, segnerà infatti 25 punti, con 5 su 6 da due, 4 su 5 da tre e 3 su 3 ai liberi, con lui brilla anche Sgobba che ne segna 19, bene anche Dell’uomo, con 13 e Arrigoni, con 10 punti, 8 rimbalzi e 3 assist, il tutto sotto la regia di Benites, 7 assist per lui. Montecatini prende da subito il comando, ma nel primo quarto non va oltre il più 7 e si vede rimontare fino al più uno di fine quarto. Nel secondo la Libertas riesce anche a sorpassare, ma solo per pochissimo e al riposo lungo è ancora avanti la Herons, per 38 a 32. Nel terzo è ancora supremazia dei padroni di casa, che però dopo aver raggiunto il meno 12, si devono accontentare di un più 8 a fine parziale. Il forcing finale dei livornesi non va oltre il meno 7 del minuto 34, con i locali che li ricacciano subito a distanza e controllano agevolmente il finale. Per la Libertas, 13 di Fratto, con 6 rimbalzi, 12 di Bargnesi, 11 di Tozzi e Lucarelli.
Altra sorpresa, si arresta in Emilia la corsa di Omegna, Piacenza ferma a 6 vittorie la striscia dei piemontesi. Dopo una buona partenza dei rossoverdi ospiti, con un primo quarto chiuso avanti 25 a 16, arriva la veemente reazione dei locali, in un crescendo offensivo notevole, che li vede peccare solo dalla lunetta, ma da due chiuderanno col 66% e da tre col 52%, con 13 bombe a referto, su cui spiccano il 4 su 6 di Mastroianni, coi suoi 18 punti e il 4 su 5 di Wiltshire, con 17 punti e 4 assist, 1 su 2 per Besedic e Soviero, per entrambi 12 punti. Lo specialista Criconia, fa solo 1 su 4, ma partecipa ai 95 punti totali, con 13, 4 su 6 da due, ma anche 5 recuperate e 2 assist. In avvio di secondo quarto Omegna tocca anche il più 14, ma dal minuto 15 parte la rimonta dei piacentini, che al riposo, con 23 punti nel quarto, lungo riducono lo svantaggio a meno 4, sul 39 a 43. Nel terzo i punti dei locali saranno 27 e arriva così il sorpasso, per il più 4 a fine quarto. Avvio prepotente dei locali nel quarto finale, con un parziale di 13 a 3 volano a più 14, ipotecando la vittoria, anche se Omegna nel finale ci prova, tornando a meno 3 a 53’’ dalla sirena, ma le bombe di Soviero e Mastroianni la chiudono. Per gli ospiti, 15 di Fazioli, con 3 su 4 da tre e 4 assist, 14 di Kosic, con 3 su 5 da tre e 4 assist, 13 di Balanzoni, con 8 rimbalzi e 4 assist, 11 di Baldassarre e Torgano.
Nessuna sorpresa invece a Livorno, dove la Pielle regola Crema, che però per tre quarti gli tiene testa, crollando solo nel quarto finale. L’avvio di gara spaventa i locali, che finiscono sotto 9 a 0, ma a fine quarto è già parità. Nel secondo dopo il più 3 iniziale Pielle, è ancora Crema a ribaltare, toccando il più 7 e andando al riposo, sul più 3, 33 a 36. Alla ripresa, sono ancora i lombardi a comandare, salendo di nuovo a più 9 al minuto 25, ma è ancora la Pielle a riuscire nella rimonta, per la parità all’ultimo riposo. Nel parziale conclusivo, fino a metà quarto, Crema regge il forcing dei piellini mantenendosi a meno 4, ma gli ultimi 5’ arriva il crollo con un parziale di 16 a 5 che da una vittoria larga alla Pielle. Quarto finale che vede Chiarini, fra i principali protagonisti, l’argentino chiuderà con 23 punti, con 4 su 5 da tre, con lui in doppia risicata solo Campori e Diouf con 10. Per Crema, top scorer, Nicoli, con 15 e 3 su 8 da tre, bene anche Ianuale, con 13, Stepanovic, con 10 e 8 rimbalzi e Tsetserukou, con 9 e 11 rimbalzi.
Si può chiamare crisi quella di Avellino, che con la sconfitta casalinga, la quinta su 7 al Paladelmauro, contro Brianza, arriva alla quarta consecutiva, alla sesta nelle ultime 7. Gara con percentuali al tiro molto basse, dove Brianza, rimedia alle 18 perse, con 10 rimbalzi in più dei padroni di casa. Buona la partenza di Avellino, che nel primo quarto arriva anche sul più 10, ne secondo Brianza impatta, ma è ancora il team locale a risalire a più 6, per poi però chiudere solo sul più 2, 37 a 35. I secondi due quarti saranno ancora meno spettacolari dei primi, con soli 51 punti segnati in due, grande equilibrio, con vantaggi massimi di 4 per Avellino e 3 per Brianza. La gara si decide nei secondi finali, con molti errori, il 61 a 62 arriva grazie ad un rimbalzo offensivo di Ceparano, dopo uno 0 su 2 di Caffaro dalla lunetta ad un minuto abbondante dalla fine. Seguono due palle perse da Avellino, uno 0 su 4 ai liberi di Brianza e la preghiera sbagliata da Bortolin allo scadere. Per i locali segnano in pratica solo in quattro, 14 per Burini e Chinellato, 6 su 8 da due per il secondo, 13 per Vasl, con 5 assist e 11 per Bortolin, con 7 rimbalzi. Per i viaggianti, 14 di Caffaro, con 6 su 8 da due e 8 rimbalzi e 12 per Galassi, con 5 rimbalzi.
Larghissima vittoria di Fiorenzuola su una Salerno a cui non giovano nemmeno il ritorno in campo di Matrone e Spinelli. Gli emiliani comandano ai rimbalzi, 38 a 27, e tirano decisamente meglio da tre, col 43% contro il 23% dei ssalernitani. Campani in pratica mai in partita, col 12 a 0 iniziale degli emiliani, il più 19 nel secondo quarto e poi amministrazione del vantaggio, con allungo ulteriore nel quarto finale. Per Fiorenzuola, 17 punti di Preti, con 3 su 6 da tre, 16 di Sabic, con 3 su 5 da tre e 8 assist, 14 di Bottioni, con 6 su 6 dal campo e 4 assist e 10 per Ricci. Per Salerno, 18 di Spizzichini, con 6 su 8 dal campo e 4 assist, 12 di Staselis, con 4 assist e 10 di Acunzo, con 8 rimbalzi.