Le altre: "Vola la Libertas"
Cadono invece altre due big Pielle e Avellino, contro Gema e Legnano
La sesta vittoria consecutiva della Libertas, arriva con una firma insolita, stavolta, nonostante il 69% da due, non sono le truppe pesanti a dominare, ma gli esterni, con Ricci che segna 18 punti, con 6 su 8 da due e 2 su 3 da tre, con Saccaggi che non sbaglia nulla, 13 punti, con 2 su 2 da due e 3 su 3 da tre, unico lungo in doppia cifra è Tozzi, che segna 13 punti con 8 rimbalzi. Labronici precisissimi anche dalla distanza, col 45%. Dall’altra parte, per il Fiorenzuola, polveri bagnate invece, al suo terzo stop consecutivo, tira col 45% da due e col 29% da tre. Si salvano Preti, con 16 punti, con 6 su 8 da due, Venturoli, con 13, 3 su 6 da tre, 3 recuperate e 2 assist e Seck, con 10 punti e 6 rimbalzi. Gli emiliani reggono comunque l’urto nei primi due quarti, chiusi sotto di 4, sul 43 a 39, con massimo svantaggio sul meno 9. La mazzata arriva nei primi 6’ del terzo quarto, dove la Libertas intensifica la difesa e in attacco segna a raffica, con un parziale di 23 a 8 vola sul più 19 e ipoteca la vittoria. Nel quarto finale dilaga, toccando anche il più 28 e con la vittoria, supera in classifica i cugini della Pielle.
Pielle che subisce il secondo stop consecutivo, perdendo, dopo la sfida con Omegna, anche in casa di una lanciatissima GEMA, alla sua quarta vittoria consecutiva. Assenze pesanti da entrambe le parti, Mazzantini e il solito Angelucci fra i termali e Chiarini fra i livornesi. Prova superba dell’attacco dei padroni di casa, contro quella che era una delle migliori difese del torneo, tirando col 63% da due e col 43% da tre. In cinque vanno in doppia cifra, top scorer Mastrangelo, con 20 punti, con 4 su 8 da tre, 2 recuperate e 3 assist, Di Pizzo ne segna 17, con 7 su 8 da tre, con 7 rimbalzi, 14 per Passoni, con 2 su 4 da tre, 7 rimbalzi e 3 recuperate e per Savoldelli, con 3 su 3 da due, 2 su 3 da tre e 5 assist e infine Pirani, con 11, 5 su 7 da due, 12 rimbalzi con 4 offensivi, 2 recuperate e 2 assist. Agli ospiti non basta un eccellente, 65% da due ed un discreto 32% da tre, è la difesa a tradirli. Primi due quarti equilibrati, con vantaggi alterni, al riposo va avanti la GEMA sul 45 a 42. I primi segnali negativi per i labronici arrivano col meno 11 al minuto 24, ma c’è la reazione e riescono a riportarsi ad inizio quarto finale a meno 4. L’inerzia sembra però resta in mano ai termali, che anzi nel finale dilatano il vantaggio, fino al più 15 finale. Per la squadra di coach Cardani, Diouf e Ferraro i migliori, il lungo con 16 punti e 12 rimbalzi, con 8 offensivi, per l’ala, 17 punti, bene anche Rubbini, con 14 e 4 assist, lo Biondo, con 12 e 3 assist e Laganà con 10.
Torna a vincere Legnano, dopo tre sconfitte consecutive, violando il Palamauro di Avellino, con sorpasso rocambolesco nei secondi finali. Nelle fila avellinesi, assenti Santucci e Carenza. Brutta la partenza dei knights e buona quella degli irpini, che nel primo quarto segnano 29 punti, contro i 20 dei viaggianti. Ma nel secondo quarto l’attacco di Avellino si spegne, saranno solo 7 i punti segnati e Legnano pur senza fare cose trascendentali offensivamente rientra nel match e al riposo sono avanti di 2, sul 36 a 38. In avvio di terzo, i lombardi toccano anche il più 7, ma gli irpini chiudono subito il gap e la partita torna in grande equilibrio, 52 a 53 all’ultimo riposo. La gara si deciderà negli ultimi secondi, Avellino è avanti di tre a 11 secondi dalla fine e per evitare il soprasso fa fallo e manda in lunetta Marino. Il piano dei lombardi sarebbe quello di segnare entrambi i liberi e fare subito fallo, giocandosela poi dalla lunetta, Marino invece sbaglia il secondo, ma si va a prendere il rimbalzo e offre a Raivio, l’assist per la bomba del più uno. Con 4 secondi, Avellino, dopo il timeout, ci prova, ma Bortolin, pressato non centra il tiro della parità. Ancora Raivio il migliore, con 19 punti, 9 rimbalzi e 4 assist, 17 per Gobbato e 12 per Marino. Per i padroni di casa, 16 di Vasl, con 5 su 7 da tre e 4 assist, 16 e 10 rimbalzi per Bortolin e 13 per Nikolic, con 11 rimbalzi.
Piacenza infligge la seconda sconfitta casalinga a Sant’Antimo, secondo successo consecutivo per gli emiliani. Vittoria arrivata in rimonta grazie ad un bombardamento finale, con protagonista un super Criconia e con Besedic che mette quella decisiva nel finale. Primo quarto chiuso con i padroni di casa avanti per 25 a 23, equilibrio anche nel secondo quarto, si va così al riposo sul 44 a 45. Nemmeno nel terzo la gara prende una direzione e all’ultimo riposo si va sul 59 pari. Ad inizio quarto finale la PSA sembra poter portare il match dalla sua, andando sul più 8. Ma qui si accende Criconia, che con quattro bombe riapre il match. Nel finale con Piacenza avanti di due, Quarisa fa solo uno su due ai liberi e dall’altra parte la bomba di Besedic assegna la vittoria agli ospiti. Per il locali, 19 di Kamperidis e 12 di Quarisa, per gli ospiti, 22 di Mastroianni, 21 di Criconia e 15 di Maglietti.