Le altre: “Fermata la Herons”
Unica sorpresa di giornata la caduta della capolista a Sant’Antimo
Approccio al match disastroso per la Herons, con due quarti in cui Sant’Antimo rifila 52 punti alla capolista. I partenopei vincono grazie ad un dominio assoluto ai rimbalzi, 42 contro 22 e nel pitturato, quasi vietato ai termali, solo 26 le conclusioni da due. Dominio che poi le percentuali al tiro concretizzano, col 55% da due, 43% da tre e 74% ai liberi. Padroni di casa che conducono per tutta la gara, col più 10 nel primo quarto ed il più 17 al riposo, sul 52 a 35. Ad inizio terzo toccano il più 18, ma un break dei toscani, di 9 a 0, tiene aperto il match. Nel finale del parziale però arriva il nuovo allungo dei locali, con un contro break che li riporto a più 18 ad inizio quarto finale e chiude in pratica la partita. Sant’Antimo ben guidata da Cantone, 5 assist e da un Gallo, incubo per i toscani, 6 assist, ma anche 22 punti. Godono dei loro assist, Mennella con 14 punti, Dri con 12 e con 10, i lunghi Kamperidis, Quarisa e Colussa, dominatori ai rimbalzi, con 25 totali. Per Montecatini, si salvano solo Dell’Uomo, con 22 punti, Natali con 13 e Chiera con 14, ma anche 7 perse.
Approfitta della sconfitta Herons la Libertas, che con la sua ottava vittoria consecutiva, aggancia in vetta i termali. Meno facile del previsto però battere Piacenza, che si rivela squadra ostica per chiunque e non molla nemmeno dopo il perentorio 26 a 14 del primo quarto, tornando a meno 5 già ad inizio secondo. Anche al nuovo allungo dei labronici, che toccano il più 13, gli emiliani rispondono, non facendo aprire il divario e arrivando a distanza aggancio, sul meno 3 ad inizio quarto finale. Decisivo l’8 a 0 successivo dei padroni di casa, che poi controllano il finale. Pesa la superiorità ai rimbalzi, 42 a 31 per la Libertas, con Tozzi che ne prende 13, oltre a segnare 16 punti, top scorer Saccaggi con 17, 2 su 5 da due e 2 su 4 da tre, 11 per il rientrante Fantoni e 10 per Fratto e Bargnesi. A Piacenza non basta il suo buon tiro da tre, 12 su 36, Besedic con 4 su 10 fa 14 punti, Criconia con 3 su 8 fa 12, Wiltshire con 2 su 6 ne segna 12, buona anche la prova di Soviero, con 13 punti e 7 rimbalzi.
Non molla la presa la GEMA, dopo la sconfitta nel derby, battendo largamente Cassino. Vince arginando i laziali nel pitturato, solo un misero 33% da due, 16 su 48 e tirando dal campo con percentuali stellari, 61% da due e 57% da due, unica pecca i liberi con 20 su 31. Locali sempre avanti ed in controllo, ma senza sfondare, almeno fino al quarto finale, il colpo di grazia arriva ad inizio quarto finale, dove da più 12 arriva un 9 a 0 e un più 21 con la parola fine sul match. Super Passoni, 22 punti, con 3 su 3 da due e 5 su 6 da tre, 17 per Pirani, con 9 rimbalzi, 16 per Corgnati, con 3 assist, 13 per Di Pizzo, con 6 su 7 da due e 11 rimbalzi e 12 per Mastrangelo, con 3 su 4 da tre, 6 rimbalzi, 2 recuperate e 7 assist. Per Cassino, 18 di Gay, ma con 1 su 7 da tre, il migliore Dincic, con 15 punti e 12 rimbalzi, chiude Candotto, con 10.
Una Salerno, ancora incerottata, assenti Spinelli e Acunzo, prova comunque a mettere i bastoni fra le ruote alla Pielle. I locali soffrono la fisicità dei labronici ai rimbalzi, 39 a 30, ma nel pitturato offensivo dicono la loro, col 62%, con le penetrazioni di Staselis, 20 punti, 8 su 10 da due e 3 assist e con Kekovic che ne fa 21, con anche 5 assist. Partenza equilibrata, con allungo nel finale di quarto dei livornesi, per il più 7. Reazione dei locali in avvio di secondo, ma ancora nel finale, la Pielle tocca il più 12 e al riposo si va sul più 9, 33 a 42. Grande terzo quarto dei padroni di casa, che dopo essersi avvicinati più volte, impattano a quota 52 a fine parziale. La partita resta in equilibrio fino a metà quarto, dove con i canestri di Chiarini e Lo Biondo, la Pielle scava un piccolo solco, che non consente ai campani di tornare oltre il meno 5 del minuto 36, cancellato dalla bomba di Laganà e dal canestro del più 10 di Diouf. Per gli ospiti, 17 punti Chiarini, con 5 assist, 16 di Lo Biondo, con 3 su 5 da tre e 8 rimbalzi, 15 di Laganà, con 5 su 8 da tre e 12 di Diouf, con 8 rimbalzi.
Omegna, insieme alla Libertas, sembra essere la squadra più in gas, con la settima vittoria consecutiva, travolge una Avellino, che fra le big è una delle più deludenti. Gli irpini stanno in partita solo fino a metà secondo quarto e poi affondano. A metà gara sono sotto di 12 sul 41 a 29 e nel terzo sprofondano a meno 27, partita finita già qui. Avellino perde, nonostante pareggi la sfida ai rimbalzi, ma tirando con una difesa inesistente, che concede il 70% da due ed il 45% da tre agli avversari, non si va da nessuna parte. Per i padroni di casa, 26 i punti di Kosic, con 6 su 6 da due e 4 su 8 da tre, più 6 assist, 19 per Fazioli, con 4 su 9 da tre, 15 per Solaroli, con 9 rimbalzi, 12 per Balanzoni, con 6 su 9 da due e 4 assist e 10 per Torgano. Nelle fila biancoverdi incidono solo in tre, Vasl monumentale, con 22 punti, 6 su 11 da tre, 6 rimbalzi e 4 recuperate, Bortolin, incontenibile in area, con 9 su 10 da due, 18 punti e 8 rimbalzi e l’ex Chinellato, 17 punti e 7 rimbalzi.
Fra le big deludenti, tira un sospiro di sollievo Legnano, che batte, ma con enorme fatica Fiorenzuola. Locali che in settimana hanno perso Gobbato, ma anche gli ospiti lamentano una assenza importante, quella di Venturoli. Gli emilaini si confermano squadra dal gran potenziale offensivo, tirando col 59% da due e col 43% da tre, brillano Preti, con 24 punti, 5 su 6 da due e 4 su 9 da tre e Sabic, con 20, con 3 su 8 da tre e 5 assist, bene anche Seck, con 11 punti, 4 su 4 da due e 9 rimbalzi. Fra i lombardi torna super raivio, con 25 punti, 7 su 8 da due e 9 rimbalzi, Planezio fa 15, con 6 rimbalzi, 4 recuperate e 3 assist, 16 per Sacchettini, con 6 su 9 da due e 7 rimbalzi, 13 di Marino, con 3 su 4 d tre e 7 assist e 10 per Casini. Legnano parte male, ma ribalta subito il meno 6 iniziale, col più 5 a fine primo quarto. Nel secondo comanda, ma non va oltre il più 8 e chiude avanti solo di 3, sul 51 a 48. Nel terzo, il più 14 al minuto 26 sembra indirizzare la gara, ma la reazione degli ospiti, porta al meno 6 a fine parziale. Nel quarto finale Fiorenzuola riesce anche a sorpassare sul più uno, ma nel finale sbaglia con Preti, sul meno 2, la bomba del sorpasso.
Crema asfalta una Desio che pare ora davvero in crisi. Bastano due quarti ai padroni di casa per ipotecare la vittoria, al riposo infatti si va sul più 25, con 53 punti segnati, contro i soli 28 subiti. Cremaschi stradominanti ai rimbalzi, 45 a 31, Tsetserukou ne prende 13, con 4 offensivi, segnando 22 punti, con 10 su 13 d due, nel tabellino punti lo coadiuvano, Oboe, con 13 e 4 assist, Ballati, anche lui con 13 e Nicoli con 10. Dal naufragio Desio, unici superstiti, Giarelli, con 14, 7 su 10 da due e 6 rimbalzi, Valsecchi con 13 e Sodero con 12.