UN GOLFO DECIMATO NULLA PUO' CONTRO CHIUSI
Non basta una buona fase centrale del match ai gialloblu
Contro una Chiusi che ha confermato la grandissima qualità e profondità del suo roster, nulla può un Piombino che non finisce di pagare dazio alla sfortuna. Presentatosi sul campo della capolista con una settimana di allenamenti, dopo l’ennesimo stop per covid, con Venucci che tornava in campo dopo quasi due mesi di assenza, con Guaiana che non recupera dal problema muscolare, con Mazzantini che si è fermato per problemi fisici negli ultimi allenamenti e che non sarà quindi della partita, con uno dei migliori giocatori, Turel, che non ritrova quella condizione brillante che gli aveva fatto segnare 50 punti nelle due vittorie contro Empoli e Firenze, ma sbaglia tutto ciò che poteva sbagliare e infine con l’infortunio di Persico ad inizio secondo quarto, cosa poteva fare il Golfo? Premesso che, contro Chiusi, forse, ma il condizionale è d’obbligo, nemmeno il miglior Piombino ce l’avrebbe potuta fare, la prestazione sotto l’aspetto della tenuta mentale e della volontà di restare nel match, nonostante tutto, è stata lodevole.
Dopo un primo quarto, dove i locali hanno messo in mostra tutta la loro qualità, non sbagliando quasi niente al tiro e un Golfo che invece, appare quasi timido, fa solo 3 su 14 dal campo, finisce a meno 16 a fine parziale e nel secondo, dopo l’infortunio di Persico, a meno 21, nel terzo quarto si riavvicina fino a meno 10 e rimane aggrappata con le unghie al match fino a 3’ dalla fine. In linea con quanto detto la dichiarazione di coach Cagnazzo a fine match: “ Ci sono state due fasi, un primo quarto e metà secondo quarto, da cui dobbiamo imparare che il nostro approccio alla partita deve essere completamente diverso, con più durezza mentale, con più fisicità. Da li in poi abbiamo fatto e provato a fare quelle cose che dobbiamo fare con continuità in mezzo al campo e questo è quello che di positivo ci riportiamo a casa da questa trasferta.”
Si può aggiungere anche la buonissima prova di Pistolesi ed Eliantonio, la generosità di capitan Bianchi e un Venucci che, dopo l’entrata in gara senza acuti particolari, ha fatto rivedere, almeno in parte le sue potenzialità. Note positive che, se si abbineranno al recupero degli infortunati, saranno di buon auspicio per il futuro. Sugli infortunati ancora le parole del coach: “Speriamo di riavere al più presto tutti i giocatori che abbiamo fuori, perché nel lavoro quotidiano che facciamo in palestra, è fondamentale che lo facciamo tutti insieme, per poterlo poi mettere in pratica sul campo.”
Chiusi, con questa vittoria, si qualifica per le finali di Coppa Italia e balza in testa da solo alla classifica composta dei due gironi, per Piombino notizie poco buone dagli altri campi, dove Oleggio batte Imola e porta lontanissimo il sogno di un recupero in ottica playoff. Continua così quella rincorsa alla salvezza, forse unico obiettivo plausibilmente ancora raggiungibile dai colori gialloblu.
Umana San Giobbe Chiusi - Solbat Golfo Piombino 88-64 (25-9, 19-14, 14-23, 30-18)
Umana San Giobbe Chiusi: Luca Pollone 17 (5/6, 2/4), Francesco Fratto 15 (5/9, 1/3), Lorenzo Raffaelli 15 (3/4, 2/4), Matias Bortolin 13 (5/9, 0/0), Martino Criconia 12 (0/1, 4/5), Nicola Mei 6 (0/1, 2/4), Giovanni Carenza 4 (2/3, 0/3), Simone Berti 3 (0/2, 1/2), Andrea Lombardo 2 (1/1, 0/1), Paolo Zanini 1 (0/1, 0/0), Federico Nespolo 0 (0/0, 0/0), David Kiss 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 10 / 14 - Rimbalzi: 33 6 + 27 (Luca Pollone 6) - Assist: 20 (Simone Berti 4)
Solbat Golfo Piombino: Giacomo Eliantonio 21 (8/12, 1/4), Mattia Venucci 12 (2/6, 1/3), Camillo Bianchi 10 (2/4, 1/6), Niccolò Pistolesi 10 (2/2, 2/2), Mirco Turel 7 (1/5, 1/7), Edoardo Persico 2 (1/3, 0/0), Francesco Galli 2 (1/2, 0/2), Tommaso Mezzacapo 0 (0/0, 0/0), Mattia Riccardi 0 (0/0, 0/0), Saverio Mazzantini 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 15 - Rimbalzi: 26 8 + 18 (Giacomo Eliantonio 8) - Assist: 3 (Mattia Venucci 2)