Golfo vs Sanve, la sfida attraverso i numeri
Proviamo a leggere le prime due partite dai dati statistici
Osservando i numeri delle due partite, si nota come San Vendemiano si conferma ottima difesa, Piombino, invece, non conferma i progressi di fine stagione in attacco, progressi che nelle ultime gare avevano portato la media realizzativa a 86.3. Ciò è da imputare al minor numero di possessi e relativamente al più basso numero di tiri, quasi 15 tiri in meno a partita, rispetto alla Sanve. Dato cagionato da 5 perse in più, pur rimanendo su livelli bassi come numero (11.5) e da quasi 7 rimbalzi offensivi in meno degli avversari. Anche al confronto con i dati di fine regular season, si nota il calo, i tiri da due erano 39, contro i 29 dei playoff, rimangono in media invece i tiri da tre, ma sono quasi 6 in meno i liberi. I rimbalzi offensivi erano quasi 10 a partita, a questi playoff sono meno della metà. Per quanto riguarda i singoli, molti sotto le medie realizzative, il solo Persico, molto sopra, che è stato probabilmente l’unico vero mistero irrisolto per la difesa dei veneti, con un mostruoso 82% da due. Molto del gap fra le due squadre è da attribuire a questi dati, perché a livello di percentuali di realizzazione, non ci sono grandissimi divari, anzi forse equilibrio, visto che Piombino fa meglio da due, col 58% contro il 54% e ai liberi, con l’83% contro il 63%, mentre San Vendemiano fa meglio da tre, col 36%, contro il 33%. Per quanto riguarda la difesa, grosse difficoltà confermate, in particolare, per limitare gli avversari nel tiro da tre, cosa che già si era evidenziata in stagione regolare. I tiratori veneti hanno segnato infatti con percentuali molto alte, il 57% di Baldini, il 50% di Azzaro e di Giacchè, il 40% di Sanguinetti, il 33% per Passoni, sotto media rispetto al 40% in stagione e meno male che Verri ha solo il 24%, visto che è stato quello che ha tirato di più, con 8.5 tiri di media. Da due brillano il solo Azzaro, sorpresa di questo playoff per rendimento, col 71% e Baldini, col 54%. Ad aiutare l’attacco veneto, sicuramente l’innesto di Passoni, devastante in gara due, ma anche una gestione di palla ai limiti della perfezione, sono infatti solo 5.5 le palle perse in media.
I numeri quindi ci riportano sempre al solito punto, per vincere occorre, più presenza ai rimbalzi e più attenzione alla difesa sul perimetro, infatti in gara uno, persa per un niente, il primo dato era quasi in equilibrio e per lunghi tratti eravamo riusciti a creare problemi al tiro da tre degli avversari. Se poi crescesse, tornando ai livelli recenti, la potenzialità offensiva, allora tutto diverrebbe possibile per i gialloblu.