Conosciamo i prossimi avversari: "SAN MINIATO"
Cambiano gli uomini, ma il gioco oramai è collaudatissimo e molto efficace
Prima in classifica con 19 vittorie e 5 sconfitte, seconda miglior difesa del girone, su cui costruisce la sua classifica, l’attacco infatti è nella media di quasi tutte le altre, con 72.4. Viene da 6 vittorie nelle ultime 7 partite, col solo stop a Livorno, contro la Pielle. Mentre in casa concede qualcosa di più, con un gioco più offensivo, il San Miniato formato viaggio è squadra che fa ancor più valere la propria capacità difensiva, con 61.9 è, per nettissimo distacco, la migliore del campionato. In 12 gare lontano da casa, solo Varese è riuscita a segnare più di 70 punti ai pisani. Le sconfitte, contro Vigevano e Pielle le uniche nette, ad Alba di 3 e contro la Libertas di uno. Offensivamente, tira abbastanza sia da due che da tre, col 50% ed il 30%, non bene ai liberi dove è la seconda peggiore col 67%. Attacco aiutato moltissimo dai rimbalzi offensivi, dove è la migliore, con 11.6 a partita, dallo sprecare pochi palloni, seconda per minor numero di perse e dai palloni recuperati, anche qui seconda. Sempre molto decisa in difesa, ma rispetto ai campionati passati, non è più la più fallosa. Concede molto meno di ogni altra il tiro da tre, con un basso 30% di realizzazioni. Concentrandosi sul perimetro, qualche spazio in più lo concede nel pitturato, ma con un non alto 48%. La sua intensità causa il più alto numero di perse agli avversari, con 15.7 di media. Molto ampie le rotazioni di coach Alessio Marchini, nonostante l’assenza di Quartuccio. Con un organico quasi immutato rispetto alla stagione passata, partito il solo Carpanzano, ben sostituito da Nicola Mastrangelo, guardia classe 98 arrivata da Ozzano, principale tiratore da tre della squadra, ma con un basso 27%, discreto il suo 48% da due, meno il 64% ai liberi, dove va più spesso dei suoi compagni. Il tutto per 13.1 punti di media in 31’, buoni anche i 2.3 assist. A pari merito con lui nei punti segnati, con 23’ in campo, l’ala grande Luca Tozzi, classe 99 al suo terzo campionato a San Miniato, dopo gli esordi a Castelfiorentino in C. Molto buone le sue percentuali, 55% da due, 36% da tre e 75% da due, bravo nel pitturato, dove subisce molti falli, buono anche il suo apporto ai rimbalzi, con 5.2. Unico neo i troppi falli, 3.4 di media. Altro importante terminale offensivo, il classe 95 Antonio Lorenzetti, centro dai non molti centimetri, ma dalla grande forza fisica e agilità. Per lui 12.2 punti in 25’, Tira pochissimo da tre e non con buone percentuali, molto da due, col 50%, buonissima la mano ai liberi, 81%, ma ne tira pochi. Miglior rimbalzista, con 5.8, buoni gli 1.8 offensivi. Con Tozzi il più falloso della squadra. Buono l’innesto di Giulio Candotto, guardia classe 2001 arrivato da Monfalcone dove ha giocato gli ultimi due campionati di B. segna in media 8.8 punti in 23’, tirando principalmente da tre, con un ottimo 36%, da due ha il 47% ed il 76% ai liberi. Edoardo Caversazio, ala grande classe 96, anche lui al terzo anno a San Miniato, gioca 24’ e segna 7.9 punti, in calo rispetto alle stagioni precedenti. La sua azione si svolge principalmente nel pitturato, dove segna col 53% e riceve molti falli, che però concretizza con un basso 64% ai liberi, tira poco e male da tre. I rimbalzi sono 5.4. Divenuto play titolare, con l’infortunio di Quartuccio, Alberto Benites, play classe 97, al sesto anno a San miniato, ha aumentato molto il suo minutaggio, rispetto alla sua media di 23’. Giocatore molto dinamico, segna 6.1 punti e ci prova più spesso da tre, ma ha un basso 23%, come basso è il suo 39% da due, ai liberi tira col 71%. Molto buoni i suoi 3.3 assist. Il suo cambio è Lorenzo Bellachioma, play classe 2000, 12’ di media ma con qualità, carattere e mani educate, 4.2 punti, col 58% da due, col 34% da tre e col 80% ai liberi, secondo anno a San Miniato, dopo l’esordio in B ad Alessandria. L’ultimo arrivato in casa biancorossa è il classe 2001 Davide Guglielmi, guardia/ala che aveva iniziato la stagione a Bologna in B, proveniente dal vivaio della Tezenis Verona. Gioca 13’ a partita e nelle 9 giocate, fra coppa e campionato, si segnala come eccellente tiratore da tre, con 11 su 18 (61%). Non tira quasi mai da due, 0 su 3 e ha un 3 su 4 ai liberi. Chiude le principali rotazioni il prodotto del vivaio Stefano Capozio, centro classe 98, al settimo anno in prima squadra. Segna 3.7 punti in 15’, col 51% da due, il 25% da tre e il 58% ai liberi, 3.1 i rimbalzi, tanti i falli in proporzione al minutaggio.