Le altre: " Herons e Libertas alle finali di Coppa"
Le due capoclassifica battono Crema e Pielle dopo avvincenti incontri
Nel big match di giornata vince la Libertas sulla Pielle, conquistando così anche le finali di Coppa Italia. Libertas ancora senza Saccaggi e Forti, Pielle al completo, con anche il ritorno di Loschi. Libertas dopo l’avvio favorevole alla Pielle, comanda toccando il più 7 nel primo quarto e il più 10 nel secondo. I piellini però ricuciono sempre gli strappi e al riposo lungo sono sotto di soli 3 punti, sul 41 a 44. Nel finale di terzo arriva il sorpasso dei padroni di casa, con un parziale di 8 a 0, passano da meno 3 a più 5. Al minuto 33, la Pielle tocca il massimo vantaggio, sul più 6, ma seguono quattro minuti di blackout offensivo e la Libertas, con un break di 14 a 0, vola a più 8 a meno di 4’ dalla sirena. Sembra fatta per la Libertas, ma la reazione piellina porta al 77 pari ad un minuto dalla fine. Decide l’incontro a 2’’ dalla sirena Lucarelli, che su fallo di Laganà si procura tre liberi che non sbaglia. La Pielle porta tre soli uomini in doppia cifra, Lo Biondo con 22 punti, 4 su 7 da tre e 6 rimbalzi, Chiarini, con 19 punti e 4 assist e Laganà con 14, 4 su 6 da tre e 3 assist. La Libertas invece ne porta sei, Tozzi con 16 punti, 6 su 9 da due e 7 rimbalzi, Fantoni con 15 e 8 rimbalzi, con 11 Ricci, con 5 assist e Lucarelli e con 10 Williams, Bargnesi e Fratto.
Vittoria in rimonta per la Herons a Crema, che gli consente di conquistare le finali di Coppa. Grande prova comunque di Crema, che ancora senza Graziani, tiene sotto a lungo la capolista, grazie anche alla superiorità ai rimbalzi, che però vanifica con 17 perse. Grande equilibrio nel primo quarto, con gli ospiti che chiudono avanti sul 22 a 25. In avvio di secondo i termali toccano anche il più 8, ma è veemente la reazione dei locali, con un 10 a 0 che li riporta subito in corsa. I lombardi salgono anche a più 5 e chiudono avanti 51 a 49. L’avvio di terzo è uno show cremasco, parziale di 16 a 2 e più 16 sulla Herons. L’esperta squadra toscana però non si fa travolgere e si rimette subito in carreggiata, risalendo a meno 8 a fine parziale. Dopo 2’ del quarto finale, Crema è ancora avanti di 10, ma gli ospiti riescono a recuperare e ad impattare a 3’ dalla sirena. Nei minuti finali la difesa dei toscani fa la differenza, non concedendo nulla dal campo ai padroni di casa e sorpassando per il più 6 finale. Per Crema grandi prestazioni di Stepanovic, con 24 punti, 10 falli subiti, 12 su 12 ai liberi e 8 rimbalzi, di Oboe, con 22, 6 su 8 da due e 4 assist e di Tsetserukou, con 16 e 6 su 8 da due. Per i viaggianti, 20 di Dell’Uomo, con 11 falli subiti e 14 su 13 dalla lunetta, 19 di Sgobba, con 4 su 5 da due e 3 assist, 15 di Natali,con 3 su 5 da tre, 9 rimbalzi e 3 assist, 11 di Benites, con 3 su 5 da tre e 10 di Lorenzetti, con 4 su 4 da due.
Non riesce invece la rimonta di una GEMA, priva di Savoldelli, Angelucci e con Dell’Anna che gioca solo 8’, contro Desio, che invece recupera Fumagalli e Mazzoleni. Senza il suo principale regista, si abbassa il potenziale offensivo dei termali, nonostante un netto dominio ai rimbalzi, con ben 16 offensivi. Infatti la GEMA segna solo col 43% da due e col 30% da tre. Grandi difficoltà anche in difesa, dove i termali concedono molti liberi ai lombardi, che concretizzano con un 27 su 31, facili tiri anche dal perimetro per Desio, con un ottimo 42%. Ospiti avanti per tutta la gara, primo quarto dove però la GEMA riesce a contenere lo svantaggio a meno 6, chiudendo sul 11 a 17. Nel secondo però arriva il primo strappo di Desio con i canestri di Sodero, che danno il più 14. Quarto decisamente targato Desio, con parziale di 26 a 14, con più 18 al riposo lungo, sul 25 a 43. Terzo quarto in controllo per gli ospiti che arrivano ad inizio quarto con un più 15 che sembrerebbe rassicurante. Ma arriva la reazione d’orgoglio dei locali, che con un parziale di 25 a 12, arrivano a meno 2 a un minuto e mezzo dal termine. Finisce però qui lo slancio dei termali e con palle perse errori al tiro e dall’altra parte i liberi realizzati da Desio si conclude la partita con la vittoria dei lombardi. Nelle fila ospiti, top scorer Sodero con 15 punti, 14 per Baldini, con 3 assist e 10 per Maspero, da segnalare anche il 3 su 3 da tre del giovane Valsecchi. Per la GEMA, 19 di Mastrangelo, con 3 su 6 da tre e 3 assist, 17 di Mazzantini, con 3 su 6 da tre, 12 di Pirani, con 10 rimbalzi e 10 di Corgnati, con 9 rimbalzi, 3 recuperate e 6 assist.
Dietro l’unica a reggere il passo è Brianza, che ha facilmente la meglio su Fiorenzuola, che in trasferta raccoglie l’ottava sconfitta su nove viaggi. Partita dominata dai padroni di casa, che ritrovano seppur per soli 6’ Loro, 45 a 36 i rimbalzi ed il 56% da due e il 35% da tre, oltre ad una buona prova difensiva, cancellano le 19 perse. Per Fiorenzuola prova decisamente opaca, vedi 40% da due e 22% da tre. E pensare che gli emiliani erano partiti con un beneaugurante 6 a 0 e reggono in scia fino al minuto 9, ma poi ci sarà solo Brianza. Più 6 a fine primo quarto e mazzata mortifera nel secondo, dove i locali toccano il più 25 e vanno al riposo sul più 22, 52 a 30, svantaggio che rende un appendice solo statistica i secondi due quarti. Brilla per Brianza il 2006 Valesin, 15 punti, 6 su 6 da due, 14 per Caffaro, con 5 su 5 da due, Ceparano 12, Lanzi 11, con 3 su 7 da tre e 6 assist e 10 per Nonkovic. Per Fiorenzuola, si salva Preti, con 14 punti e 10 rimbalzi, in doppia, oltre lui, solo Voltolini e Venturoli con 10.
Per Sant’Antimo, senza capitan Cantone, quarto successo consecutivo, battendo Omegna, che invece è alla terza sconfitta di fila. C’è voluto però un supplementare ai campani, per aver ragione di un avversaria che avevano tenuto sotto per gran parte della gara. I padroni di casa comandano ai rimbalzi 46 a 35 e sono chirurgici nel pitturato, col 71%, a rendere meno facile la loro vittoria, la prestazione al tiro da tre, con un misero 20%. Partenopei che già nel primo quarto raggiungono il più 11, vantaggio che torna anche nel secondo, dopo una rimonta fino a meno 3 di Omegna. Al riposo lungo si va sul 42 a 36 per Sant’Antimo. A metà del terzo i locali toccano ancora quel più 11 che sembra però insuperabile, infatti ancora una volta Omegna rimonta, tornando a meno uno, parziale che finisce sul 61 a 57. Quarto finale palpitante, locali sempre avanti, ma con Omegna che trova il pari all’ultimo istante, con bomba di Kosic. Ma nell’overtime, dopo che i piemontesi avevano messo alcune volte la testa avanti, sarà lo stesso Kosic a sbagliare il tiro della vittoria. Kamperidis è il migliore dei suoi, con 18 punti, 6 su 8 da due e 11 rimbalzi, 17 punti per Mennella e per Gallo, che però aggiunge 11 assist, Colussa fa 12, con 4 su 5 dal campo e 11 rimbalzi. Per Omegna, super Baldassarre, 21 punti, 3 su 5 da tre, 11 rimbalzi e 5 assist, 16 per Kosic e Torgano e 15, con 7 su 10 da due per Balanzoni.
Torna a vincere e a risalire la classifica Legnano, contro una Cassino che non trova giovamento dall’inserimento di Del Testa. I locali giocano come più a loro piace, tenendo bassi i ritmi e concretizzando con grandissima precisione in attacco, vedi 61% da due, 42% da tre e 83% ai liberi. Il solito Raivio, è il top scorer con 19 punti, ma anche 13 rimbalzi, Marino fa 16, con 3 su 5 da tre e 6 assist, 15 per Sacchettini e 13 per Planezio, con 4 su 4 da due, 7 rimbalzi e 4 assist. Locali che prendono subito in mano la gara, col massimo vantaggio di più 8 nel primo quarto, ma dopo il più 9 ad inizio secondo, subiscono il ritorno degli ospiti che chiudono sul meno 2 al riposo, 43 a 41. Nel terzo leggera supremazia dei lombardi, con un più 8 e finale tempo sul più 5. La spallata decisiva, arriva nei primi 4’ del quarto finale, con il 7 a 0 che porta Legnano sul più 12. L’ultimo sforzo degli ospiti, frutta il meno 4 a 3’ dalla sirena, ma Legnano gestisce bene il finale e con Raivio e la bomba di Sipala, allunga fino a più 11. Per Cassino, 21 di Dincic, con 6 rimbalzi, 16 con 8 per Moreaux e 15 con 8, più 6 assist per Gay.
Continua a risalire anche Avellino, vincendo, non senza fatica, in casa di Salerno. Locali ancora senza Matrone, ma con Acunzo e Kekovic che non lo fanno rimpiangere, 22 punti a testa, con 5 su 7 da due, 4 su 8 da tre, 10 rimbalzi e 7 assist per il primo e 2 su 3 da tre, 6 rimbalzi e 4 assist per il secondo. Bene anche Staselis, con 15 e Spizzichini, con 5 assist. Ospiti senza Caridà e con Bortolin sotto traccia, ma con un gran Nikolic, 21 punti, con 9 su 12 da due e un ottimo Chinellato, 17 punti, 5 su 7 da due e 10 rimbalzi, il tutto con la super regia di Burini, 13 assist e 12 punti. Netto dominio ospite ai rimbalzi, 37 a 24. Primi due quarti equilibratissimi, con massimo vantaggio locali, sul più 5 e ospiti sul più 6, al riposo il risultato è fissato sul 34 a 38. Nel terzo tentativo di fuga dei locali, con un più 8, subito però fermata da Salerno, per la parità a fine quarto. Nel quarto finale attacchi bloccati con 2 punti per parte in 4’ e poi lotta punto a punto, con le squadre ancora in parità a 2’ dal termine. Decisivo Vasl nel finale, con una bomba ed un 2 su 2 ai liberi.
Caserta lotta in quel di Piacenza, ma non riesce a sbloccarsi. Supremazia ai rimbalzi, 38 a 30 e ottime percentuali in attacco, 58% da due, 33% da tre e 77% dalla lunetta, non bastano ai campani, che erano riusciti anche a limitare ad un modestissimo 23% l’arma migliore di Piacenza, il tiro da tre. Gli emiliani conducono fin dall’inizio, col più 11 durante il primo quarto, ma Caserta recupera e poi si tiene in scia, chiudendo sotto di un solo punto a metà gara, sul 44 a 43. Nel terzo torna a comandare Piacenza e lo chiude avanti di 8. Nel parziale conclusivo, i campani riescono un ultima volta ad arrivare a distanza aggancio, sul meno 3 al minuto 33, riescono a rimanere vicini fino al meno 5 del minuto 35, ma cedono nel finale, con un parziale di 7 a 0 per il più 12 a 3 e mezzo dalla fine. Piacenza così controlla e vince senza più rischiare nulla. Mastroianni è top scorer con 22, 7 su 11 da due e 6 rimbalzi, 18 per Wiltshire, 15 per Criconia e 13 e 3 assist per Besedic. Per i casertani, 19 di Butorac, con 4 su 5 da due, 16 per Lucas, con 3 su 6 da tre, Alibegovic, con 6 su 8 da due e Hadzic.