Verso il "BIG MATCH" conto Vigevano
Conosciamo i nostri avversari
Il play è Filippo Rossi, che con la partenza di Procacci e quindi il ritorno ad un ruolo di primissimo piano, è cresciuto a dismisura. Ha aggiunto alle sue già ottime doti, gli assist, la presenza ai rimbalzi, la capacità di subire molti falli, che gli permettevano sempre rendimenti molto alti, anche una vena realizzativa notevole, grazie alla crescita delle percentuali da tre e dalla lunetta. È ad oggi il miglior realizzatore dei ducali.
Nel ruolo di guardia, troviamo Michele Peroni. Solitamente gran tiratore da tre e uomo da doppia cifra costante, ma in questo avvio di stagione segna poco e con percentuali da tre basse per lui. Anche ai liberi molti errori, seppur su poche esecuzioni. C’è da dire che si sta spendendo molto in difesa e occorre diffidare, perché se ritrova il suo tiro, è uno che può fare molto male agli avversari.
Altro giocatore dal rendimento alto e costante, che sta facendo ancora meglio del passato, è il guardia/ala Lorenzo D’Alessandro, anche lui non era mai stato un grandissimo realizzatore, ma in questa stagione è un autentico cecchino. Dalla distanza tira molto di più rispetto alle sue medie passate e con percentuali da tiratore di primissima fascia. Da due, grazie ad una fisicità da interno, sta letteralmente dominando gli avversari, basti citare il suo 15 su 16 in campionato Ai rimbalzi alza ancora i dati già buoni del suo recente curriculum. In pratica, anche lui, miglior realizzatore di Vigevano, visto che solo un decimale lo separa da Rossi.
Nel ruolo di guardia/ala c’è anche a disposizione di coach Piazza, l’esplosività di Stefano Laudoni, i cui unici limiti sono caratteriali. Giocatore dalle spiccate doti fisiche e realizzative, la specialità sono le penetrazioni, in cui brilla per rapidità e capacità di andare a canestro assorbendo i contatti. Ottimo anche l’apporto ai rimbalzi. Conferma però anche alcuni suoi limiti, le basse percentuali da tre e dai liberi, ma se nel tiro da fuori, si sta limitando molto rispetto al passato, in lunetta va spesso sprecando moltissimo.
Nel reparto lunghi si adatta, un Giorgio Broglia, che con il suo fisico e la sua esperienza può fare un po’ di tutto. Paga un po’ dazio in termini realizzativi e di rimbalzi, giocando in un ruolo non propriamente suo, ma riesce a trovare lo stesso il modo di rendere proficuo il suo lavoro, distribuendo moltissimi assist per i compagni. Minutaggi dosati per la non giovanissima età.
L’unico centro di ruolo è Kristofer Strautmanis, interno under che spesso parte nello starting five ducale. Lungo a cui piace provarci anche dal perimetro, con risultati discreti, ma il suo meglio lo da nel pitturato, in termini di realizzazioni, con percentuali più che buone e considerando i bassi minutaggi concessigli, discreto anche l’apporto ai rimbalzi.
L’ala Jacopo Mercante è un jolly molto utilizzato da coach Piazza. Non segna moltissimo e predilige solitamente il tiro da tre, ma in questa stagione sta facendo benissimo anche dalla breve distanza. In calo invece ai rimbalzi, dove nelle stagioni passate era gran protagonista. Dotato di buona fisicità, ma gambe veloci, può marcare sia i lunghi, che gli esterni.
Il cambio di Rossi, è Alberto Benites, play che ama far giocare i compagni, infatti è molto bravo negli assist, ma anche dotato di un ottimo tiro da tre, che gli consente di essere utilizzato anche da guardia, in cui è più selettivo e ancor più preciso in questa stagione. Mani non eccezionali ai liberi.
La terza alternativa nel ruolo di play è Giovanni Ragagnin, ma anche lui si ritaglia buonissimi minutaggi. Non grande realizzatore, ci prova più spesso dalla distanza, ma con percentuali basse.