Intervista con il capitano della capolista
Con Alessio Iardella verso Omegna e anche oltre
Ciao Alessio domenica arriva Omegna, difficile trovargli un punto debole?
“Si, è una squadra costruita per vincere, per salire in serie A e al completo sono fortissimi. Sono grossi, talentuosi e coperti in ogni ruolo, hanno segnato qualche passo falso solo a causa degli infortuni. Noi per avere qualche chances dovremo fare una partita perfetta, ma dovremo giocare con la mente leggera, grazie anche ai 4 punti di vantaggio in classifica e al fatto che giochiamo contro la più forte del campionato.”
Però Omegna al completo ha perso a Vigevano, un ambiente molto caldo, può essere che il fattore tifo abbia fatto la differenza?
“Ci può stare e questa potrebbe essere la nostra arma in più, il nostro pubblico è sempre stato molto caldo e in casa ci fa sentire più sicuri di noi stessi. Il tifo può farti prendere l’inerzia positiva nel match, come può farla perdere agli avversari, quando sono in attacco. Son convinto che in queste partite, che in pratica sono anticipi dei playoff, ci sarà un ambiente caldissimo, chiedo ai nostri tifosi di darci una mano, di essere davvero il sesto uomo in campo.”
Guardando oltre Omegna, ma questo primo posto è davvero così importante, o ci sono altri traguardi a cui puntare?
“No, senza dubbio la cosa più importante è arrivare in forma alla gara uno dei playoff, è anche vero che arrivandoci nelle prime posizioni, sulla carta dovresti trovare un avversario più abbordabile. Però concludere il campionato in una posizione alta ci dà soddisfazione, sicurezza, ma se non saremo primi non sarà certo un fallimento. L’obiettivo era essere nelle prime quattro e a 5 giornate dalla fine lo abbiamo già centrato, certo ora che siamo lì proveremo a restarci, ma non saremo delusi, né abbattuti se non ci riuscissimo.”
Avete dato un’occhiata alle possibili avversarie ai playoff?
“Si abbiamo iniziato a guardare la classifica e le possibili 8 squadre che arriveranno ai playoff, ma è davvero difficile capire come andrà a finire, quali saranno le posizioni e quale potrebbe essere l’avversaria migliore da incontrare. Per ora c’è una Milano, quinta che è squadra fortissima, la San Vendemiano di Malbasa che ha un quintetto super, Vicenza che già anno passato fece un quarto posto e che ha giocatori di altissima qualità, insomma c’è comunque il rischio di incontrare una squadra forte.”
Alessio che dire dei nostri giovani che stanno disputando ottime partite?
“Bisogna fargli davvero i complimenti, a Tommaso, Alessandro e Yuri, mentre Pedro oramai è come un senor per noi. Si stanno allenando molto bene, sono stati bravi a farsi trovare pronti in questa delicata fase della stagione, dopo che nella prima parte avevano giocato poco. Spesso sono stati bacchettati dal coach e da noi più vecchi, ma lo abbiamo fatto per fargli capire quale era il loro compito e cosa vuol dire giocare in B, ora stanno fornendo ottime prestazioni e ci danno un aiuto enorme. Domenica Alessandro ha fatto una buonissima prestazione nei minuti in cui è stato in campo, sia in avanti, molto importante la sua bomba nel quarto finale, che nella fase difensiva, dove il coach gli ha sempre chiesto di dare di più.”
Grazie Alessio