Gli anticipi: Salta ancora il fattore campo
Vincono, in modo larghissimo, Chiusi, San Miniato e Omegna
Chiusi si rialza subito dal passo falso interno con la Libertas, espugnando Empoli in una partita comandata dall’inizio alla fine. Empoli ridimensionata rispetto all’uscita con Ozzano, dominata fisicamente dai senesi, da due infatti realizza solo col 39% contro il 46% degli avversari e ai rimbalzi ne prende solo 34 contro 40. Non va meglio dalla distanza, con un misero 24% (7 su 29), tiro da tre invece, che consente il primo strappo della gara a Chiusi, nel primo quarto, quando con doppio Carenza e Pollone sale da 8 pari al più 9. Nel match piazza un 50%, con 12 su 24, con Mei che fa 3 su 5, Berti 2 su 3, Criconia 3 su 3 e Pollone 3 su 4. Miglior realizzatore, Pollone, con 17 punti e 9 rimbalzi, bene Berti, con 12 e 5 assist e Criconia, con 12, 9 rimbalzi e 3 recuperate. Empoli prova a rientrare nel match e dopo il meno 17 del secondo quarto, risale fino a meno 8, ma cede di schianto nel terzo quarto, subendo un parziale di 25 a 7, che chiude in pratica il match, risultato finale 58 a 77.
Firenze ritrova Filippi, che gioca un ottimo match, con 14 punti e 11 rimbalzi, ma perde il tiratore Passoni e perde anche la mira dalla distanza, tirando con un disastroso 1 su 21 da tre. Con un Poltronieri che nonostante gli 11 punti segnati, tira con 1 su 7 da tre e perde ben 8 palloni e con i due lunghi che non incidono, arriva la sconfitta. Sconfitta pesante, 58 a 89 e mai in discussione, con San Miniato che nei primi due quarti è trascinato dal talentino di casa Tozzi che non sbaglia quasi nulla, l’ex Castelfiorentino segnerà 13 punti, con 6 rimbalzi e 3 stoppate. Nei secondi quarti salgono in cattedra Carpanzano, che non sbaglia nulla da tre (3 su 3) segnando 15 punti e il lungo Lorenzetti, che mette a referto 16 punti con 8 su 10 da due e 6 rimbalzi. Tanta intensità in campo, che causa 25 palle perse per parte e un San miniato chirurgico dal campo, col 66% da due e col 67% da tre (10 su 15), unico neo, il 9 su 20 ai liberi.
Omegna soffre per due quarti contro un Alessandria che trova forza nei canestri di due dei suoi uomini di maggior talento, Ferri, che metterà a segno 23 punti e Guaccio, che oltre a segnare 17 punti, raccoglie 15 rimbalzi e dà 5 assist. Ma i piemontesi nonostante abbiano segnato di più rispetto all’esordio, tirano ancora con percentuali basse dal campo (43% e 30%) e con l’assenza di De Paoli e Dal Maso condizionato dai falli, subiscono la netta superiorità di Omegna ai rimbalzi (46 a 32). Omegna soffre la mancanza di incisività di Balanzoni nei primi due quarti, col pivot che però nei secondi due quarti esce, chiudendo con 21 punti, 11 rimbalzi e 5 assist, molto bene per gli uomini di coach Andreazza anche Prandin, chirurgico al tiro (6 su 9 dal campo e 14 punti) e altruista con 4 assist, prestazione ottima quella del giovane Scali con 11 punti, con 3 su 4 da tre e 9 rimbalzi. Omegna tira benissimo da tre, col 42% e vince la partita nel terzo parziale, dopo il 36 a 35 dei primi due quarti, piazza un parzialone di 29 a 17 che la mette in condizione di amministrare tranquillamente il finale di gara, finisce 68 a 86.