Dall’Uruguay arriva il nuovo coach, Marcelo Signorelli
Coach dal prestigioso curriculum e dalla grande esperienza internazionale
Marcelo Signorelli è nato a Montevideo in Uruguay, l’8 gennaio del 1963, ma ha la doppia nazionalità italo uruguaiana. Ha giocato a basket ed era un playmaker, ha smesso all’età di 30 anni per lanciarsi nella carriera di coach. Carriera partita in modo molto brillante, dopo un paio di stagioni da assistente, a 35 anni, alla sua prima in terza divisione uruguagia, ottiene subito la promozione in A2. Due anni dopo conquista un'altra promozione, stavolta portando la sua squadra in A1. Per lui anche qualche breve esperienza in Italia, spesso subentrato a campionato in corso. Nell’unica occasione in cui ha allenato per un’intera stagione, nel 2004/2005 ad Arona, ha conquistato la promozione nella categoria superiore. Sarà una carriera tutta in crescendo la sua, 15 campionati nella massima serie del suo paese da head coach, con due scudetti vinti e venendo eletto miglior allenatore dell’anno in 5 stagioni. Nel 2016 arriva ai vertici del basket nazionale, viene infatti chiamato a guidare la nazionale, venendo anche nominato Responsabile delle nazionali giovanili. Con la nazionale, che guiderà per tre anni, conquista due medaglie di bronzo ai campionati sudamericani, vincendo 11 delle 17 partite giocate in quel periodo. L’ultima stagione, è sulla prestigiosa panchina del Penarol di Montevideo, in regular season finisce primo, con 42 vittorie e sole 12 sconfitte, per poi sfiorare il titolo nazionale, perdendo solo a gara 5 la finale del campionato.
Le sue parole dall’Uruguay:
“La prima cosa che ci tengo a dire, è che sono felicissimo di aver l’occasione di tornare ad allenare in Italia, è per me davvero una grandissima gioia. Ringrazio i miei procuratori Forti e Montano per l’occasione che mi hanno dato. In particolare, sono felice di farlo a Piombino, città e società di cui mi hanno parlato benissimo e anche parlando col Presidente Lolini, ho capito subito che era la scelta giusta. Ci tengo a dire che mi dispiace moltissimo di arrivare per quello che sta accadendo ad Andrea Zanchi, a lui auguro di cuore che possa risolvere quanto prima i suoi problemi familiari. Ho parlato a lungo anche con lui e mi ha fatto una grande impressione, sia come uomo che come coach. Mi ha descritto come, con il ds Cecchetti, ha costruito questa squadra e devo dire che questo progetto mi piace molto, perché anche a me piace moltissimo lavorare con i giovani. Anche l’idea di una squadra che debba costruire il suo gioco partendo per primo dalla difesa, è una filosofia che ho sempre abbracciato nel corso della mia carriera. Infatti anche nell’ultima stagione col Penarol, ho concluso con la miglior efficienza difensiva del campionato. Bene, ora come si usa dire nel basket, la parola va al campo e non vedo l’ora che lui parli per me. Un saluto a tutti i tifosi e un arrivederci al 20 di agosto. A presto Piombino!!!”