Gli anticipi: "La capolista Libertas cade a Cassino"
Anticipo fatale per la Libertas, riparte la GEMA, sorprese Crema e Fiorenzuola
Passo falso della Libertas sul campo di Cassino, in una partita dove la capolista non è mai riuscita a rompere l’equilibrio e nel finale è stata punita dalle bombe di Flavio Gay. Sottomessa ai rimbalzi, 36 a 26, soffre la difesa molto decisa dei padroni di casa ed è incapace di piazzare una zampata. Nel primo quarto va un paio di volte sul più 6, ma nel finale di si fa raggiungere e superare da Cassino, per il 19 a 16 al riposo. Secondo quarto a parti invertite, con i laziali che salgono più volte sul più 6 e la Libertas, che nel finale raggiunge e sorpassa, per il 30 a 34 al riposo lungo. Nel terzo parziale è sempre la Libertas a condurre, ma nemmeno quando raggiunge il più 7 riesce ad allungare, anzi subisce un parziale di 9 a 0, che riporta la partita in equilibrio. Equilibrio che non si romperà più fino a 1’13’’ dalla fine, dove dopo vari errori dei labronici, che conducono ma non riescono mai ad andare oltre un possesso di vantaggio, nonostante ne abbiano l’occasione, subiscono la prima bomba di Gay, che porta i suoi sul più uno. Nell’azione successiva perdono palla e ancora Gay, pur sotto pressione, colpisce da tre a 40’’ dalla fine, decidendo di fatto la gara. Il match winner chiuderà con 19 punti, 3 su 3 da due, 2 su 3 da tre e 7 su 7 ai liberi, con lui fa 19 anche Dincic, con 6 su 8 da due e 12 rimbalzi, 12 Moreaux, con 8 rimbalzi, e 11 per Del Testa, con 3 su 6 da tre. Per gli ospiti, 17 di Ricci, con 7 su 9 da due, 12 per Allinei,, con 2 su 3 da tre, 11 per Fantoni e Lucarelli e 10 per Fratto, con 4 su 5 dal campo e 5 assist.
Torna a vincere la GEMA, che ancora senza Savoldelli espugna Legnano. Padroni di casa alla quarta sconfitta nelle ultime cinque giocate. Padroni di casa che pagano dazio ai rimbalzi, 25 contro 38 e nel tiro dalla distanza, dove la GEMA fa 45% con 10 su 22 contro il 17%, con 4 su 23 dei piemontesi. Partita in equilibrio solo nel primo quarto, terminato 19 pari, poi dopo il più due di inizio secondo e l’infortunio che toglierà dalla partita Sacchettini, saranno sempre i termali a condurre, toccando il più 10 e chiudendolo avanti di 6, sul 34 a 40. L’ultimo tentativo di rimonta di Legnano, è nei primi minuti del terzo quarto, quando da meno 11, si riporta fino a meno 4, ma un Corgnati ispirato li rimanda sopra la doppia cifra di svantaggio. Doppia cifra da cui Legnano non risalirà più, lasciando una vittoria meritata ai termali. Per Legnano gli unici in doppia cifra sono Raivio, con 20, 9 su 13 da due e 6 rimbalzi e Marino, con 19, 4 su 6 da due e 3 su 8 da tre. Per i vincitori invece, vanno in doppia in cinque, Pirani, con 15 e 10 rimbalzi, Passoni, con 13, 3 su 5 da tre, 5 rimbalzi e 3 assist, 13 anche per Mazzantini, con 4 su 4 da due e 3 assist, 10 con 5 rimbalzi e 5 assist per Mastrangelo e per Corgnati, con 2 su 3 da tre, 2 recuperate e 7 assist.
Colpo grosso di Crema ad Omegna, sorpassandola in classifica, ma coi piemontesi che mantengono il vantaggio nello scontro diretto. Prima parte di gara condotta quasi sempre dagli ospiti, ma senza mai oltrepassare il più 8. I padroni di casa riescono a tornare in corsa sorpassando anche al minuto 18 e chiudendo a metà gara avanti di uno, sul 41 a 40. Nel terzo Omegna si porta un paio di volte sul più 5, ma all’ultimo riposo è ancora e solo più uno. Nel terzo si alternano al comando, Omegna col più 4 dei primi minuti, Crema col più 5 di metà parziale. Una serie di errori dei locali e un 6 su 6 dalla lunetta dei toscani, danno il più 4 agli ospiti a 1’20’’ dalla fine. Crema nel minuto finale prova a complicarsi la vita, sparando da tre e bruciando pochi secondi e poi facendo fallo sulla ripartenza, mandando in lunetta a cronometro fermo Omegna. Solaroli mette i due liberi, ma a togliere le castagne dal fuoco, ci pensa Ianuale, che sulla buona difesa dei piemontesi, mette a segno un fade away, che con poco più di 20’’da giocare, è un ipoteca sulla vittoria, che arriva dopo l’ultimo disperato tentativo di Omegna. In una partita chiusa in volata, Omegna può rimpiangere, le 16 perse, contro le 10 degli ospiti ed i 5 rimbalzi in meno. Per i locali, 17 di Kosic, con 5 su 7 da due e 4 assist e 15 per Balanzoni. Per Crema, 18 di Oboe, con 7 rimbalzi e 3 recuperate, 17 di Ianuale, con 7 su 11 da due, 15 di Stepanovic, con 5 su 7 da due e 9 rimbalzi e 14 di Ziviani, con 4 su 6 da due.
Fiorenzuola si conferma quasi imbattibile in casa e ferma il tentativo di risalita di Avellino. Avellino che fa meglio ai rimbalzi, con 7 in più e 12 offensivi, ma peggio nella gestione palla, con 20 perse contro 15 e nelle percentuali, 50% contro 59% da due e 30% contro 44% da tre. Sono Venturoli e Sabic a stroncare ogni velleità degli irpini, con 25 punti per il primo, 4 su 5 da due, 4 su 11 da tre e 5 su 5 ai lberi, mentre Venturoli, fa 20, con 3 su 3 da due e 4 su 5 da tre, più 5 assist. Primo quarto che finisce con gli ospiti avanti di uno, 18 a 19, ma con un vantaggio massimo raggiunto di più 5. Nel secondo con un parziale di 13 a 0, tutto targato Venturoli/Sabic, Fiorenzuola prova la fuga sul più 11, non riesce, ma conserva un più 7 al riposo lungo, 42 a 35. A metà terzo la gara torna in equilibrio, ma nel finale gli emiliani tornano avanti di 5. Quarto finale pro Fiorenzuola, con Avellino che si avvicina solo a meno 5 al minuto 34 e sul meno 6 a 2’ dalla sirena. Per i viaggianti, 15 di Bortolin, con 7 rimbalzi, 2 recuperate e 2 assist, 14 di Chinellato, con 2 su 2 da due e 8 rimbalzi, 13 di Verazzo con 6 rimbalzi e 10 di Burini, con 6 assist e di Vasl, con 3 su 7 da tre.
Non ha fine la caduta libera di Caserta, in casa contro Desio, arriva la diciassettesima sconfitta su diciotto disputate. I campani non riescono a fermare la nutrita batteria di tiratori dalla distanza dei lombardi, che così piazzano uno stratosferico 62%, con 16 bombe su 26 tentativi. Baldini fa 4 su 4 e non sbaglia nemmeno da due, con 4 su 5 e 20 punti, Valsecchi fa 4 su 6 e 18 punti, Giarelli 1 su 2 e 11 punti, con 3 recuperate e 5 assist, ma ne mettono anche 3 su 5 Caglio e 2 su 3 Maspero. I padroni di casa reggono solo per 3’ fino all’8 pari, poi arrivano fino a meno 14 e chiudono il quarto sotto per 16 a 27. Il tentativo di reazione c’è, ma poco efficace e produce al massimo il meno 6 in avvio di secondo e contiene a meno 8 il distacco a metà gara, sul 38 a 46. Nel terzo, partita in pieno controllo dei lombardi, che toccano anche il più 16 e amministrano, senza affanni, il vantaggio nel quarto periodo, con Caserta che non sale mai oltre il meno 10 iniziale. Per i campani, si salvano a livello individuale, Lucas, con 20 punti e 3 su 5 da tre, Alibegovic, con 13 e 3 su 6 e Mehmedoviq con 12.