Gli anticipi "un duo al comando"
Omegna piazza la zampata nel quarto finale, San Miniato inarrestabile
Omegna vince, ma Firenze non demerita, anzi domina per gran parte della gara. Dopo 9’ è già sul 21 a 6, tutti i titolari vanno a segno, con Filippi e Poltronieri su tutti, i due saranno i migliori per i toscani, entrambi con 19 punti, ma il primo con buone medie al tiro e con 10 rimbalzi, mentre per il bomber gigliato, ci sarà un penalizzante 1 su 10 da tre. Il vantaggio in doppia cifra resiste fino a metà quarto e Omegna resta in partita solo grazie alle soluzioni dalla distanza, infilando una sequenza di 5 su 6, ma Firenze chiude la prima metà sul 41 a 32. Nel terzo quarto Berti e compagni sembrano in grado di rilanciare e volano fino a più 17 a 3’ dall’ultima pausa, ma qui si spenge la luce all’attacco toscano, che segnerà solo 9 punti nei restanti 13’. Al riposo è già meno 6 e dopo 3’ dell’ultimo quarto è sorpasso, Arrigoni e Balanzoni diventano dominanti, chiuderanno con 14 punti e 9 rimbalzi il primo e 15 e 7 il secondo, spalleggiati da Grande, 14 anche per lui, che metterà nel quarto un paio di bombe, ospiti che così allungano e controllano il finale di partita. Firenze bellissima per quasi tre quarti e Omegna a cui ne basta poco più di uno, vince nonostante le 21 palle perse e l’assenza di Scali, grazie alle ottime percentuali al tiro, 62% da due e 46% da tre, dalla distanza danno un grande contributo anche D’Alessandro, con 3 su 6 e Rizzitiello, con 2 su 3. Omegna che, esclusa la buccia di banana con Valsesia, vince sempre e conferma di essere la favorita numero uno alla promozione.
Non si ferma la folle corsa di San Miniato, ad Alessandria settimo successo consecutivo e primato in coabitazione con Omegna. Locali, come sempre generosi, che tengono aperto a lungo il match, con l’esperienza di Serafini, 19 punti e 8 rimbalzi e Lemmi, 17 punti e la spregiudicatezza del giovane Sperduto, 19 a referto per lui. L’equilibrio resiste fino a metà secondo quarto, ma nel parziale San Miniato piazza un 29 a 19 micidiale, che la porta sul più 8 all’ultimo riposo, allungo che arriva con un 3 più uno di Caversazio e una bomba di Moretti, autore quest’ultimo di 19 punti con 3 su 3 da tre. Nel quarto finale i pisani controllano agevolmente il vantaggio. Anche per SanMiniato non pesano le 21 palle perse e i 24 falli commessi, per le ottime percentuali di tiro, 63% da due, 39% da tre e 90% ai liberi.
Blitz di Capo D’Orlando sul campo inviolato di Oleggio. In una sfida equilibratissima, decisivi i rimbalzi, non solo per il numero complessivo, che vede i siciliani vincere 45 a 34, con 16 offensivi, ma per lo sviluppo dell’azione decisiva. Con Oleggio avanti di uno a 50’’ dalla sirena finale, Costa D’Orlando si permette di sbagliare 4 tiri, conquistando altrettanti rimbalzi offensivi, fino al canestro del decisivo sorpasso, segnato da Avanzini. A Oleggio non bastano i 24 punti di Benzoni ed i 21 di Giacomelli, per Capo D’Orlando spiccano i 18 di un incontenibile Di Coste, 6 su 8 da due e i 15 di Riccio, con 3 su 4 da tre. Siciliani che si consolidano così a quota 12 nelle zone alte della classifica, Oleggio che invece rimane in zona rischio.
Un’ottima Cecina, nonostante le assenze di Gay, Gnecchi e Filahi, regge per oltre tre quarti il confronto con Empoli, addirittura mantenendosi sempre avanti nel punteggio, sostenuta da un super Salvadori, 20 punti con 8 su 12 da due, 1 su 1 da tre e 1 su 1 ai liberi e da un gran match del giovane Guaiana, 16 per lui. Cecina tocca il suo massimo vantaggio, più 8 nel corso di ogni quarto e dopo i primi minuti del quarto finale è ancora sul più 5, ma in modo quasi scontato, nel finale paga la minor qualità e quantità di rotazioni e subisce un parziale di 20 a 4 in poco più di 8’. Empoli dominante ai rimbalzi, 39 a 29, vince con percentuali al tiro molto basse, 42% da due e 29% da tre, i migliori Raffaelli con 17 punti e l’ex Gaye, con 15 e 3 su 5 da tre, sua la bomba del sorpasso. Empoli a quota 12, stacca i rossoblu fermi a quota 10 e con una partita in più.