Basket Golfo a caccia del tris a Borgomanero
Un ultima, assolutamente da non sottovalutare, dopo la delusione dell’andata
Tante le motivazioni per il Golfo che debbono cancellare la stanchezza per le terza partita in otto giorni che andranno a giocare. In ordine d’importanza, i due punti, che possono, in modo quasi definitivo, allontanare ogni spettro relativo ai playout e rilanciare una corsa ai playoff non facile, visto che con alcune delle contendenti si rischia, in caso di arrivo in parità, di essere dietro, per lo svantaggio negli scontri diretti, vedi Pielle e Varese. La brutta sconfitta nella gara di andata, una delle peggiori prestazioni del Golfo in questa stagione, un ricordo da cancellare, un errore da non ripetere. E per ultima, il riuscire a sfatare il tabù terza vittoria, mai giunta e dare così un piccolo segnale, verso la ricerca di quella continuità, assente ingiustificata di questo campionato.
Piombino viene da due prove convincenti, in parte sotto l’aspetto tecnico e in gran parte, sotto quello temperamentale ed è da quest’ultimo che coach Friso chiede insistentemente ai suoi ragazzi di ripartire. Un aspetto dal quale, in un campionato così fisico, non si può prescindere e così sarà anche a Borgomanero, dove la band dei ragazzini terribili di coach Di Cerbo, certo non srotolerà il tappeto rosso e non userà i guanti bianchi, per accogliere i gialloblu.
Un altro aspetto da tenere di conto, il passaggio dalla bolgia del Palatenda, che indubbiamente ha dato una grossa mano ai gialloblu, al silenzio di un impianto, il Palacadorna, non omologato per l’accesso del pubblico e quindi non emotivamente coinvolgente. Bianchi e compagni dovranno cavarsela da soli e trovare dentro di se, la carica per affrontare nel modo giusto la partita.
Una giornata che, in caso di vittoria, potrebbe vedere Piombino approfittare di alcuni confronti diretti fra le contendenti e quindi recuperare posizioni in classifica.
Si gioca domenica alle ore 18.00 arbitrano i signori Sironi Matteo di Cinisello Balsamo(MI) e De Ascentis Lorenzo di Cremona.