Intervista a capitan "Millo" Bianchi
Le parole di Camillo, un capitano pronto a caricarsi il gruppo sulle spalle
Ciao Camillo
Certo che ne è passata acqua sotto i ponti da quando nel 2013 ti intervistavo descrivendoti come una giovane promessa con la mano un po’ quadrata (https://www.youtube.com/watch?v=7vPjF3_0tAk). Adesso sei un veterano con oltre 200 presenze, il capitano della squadra e hai anche imparato a tirare. Che effetto fa al ragazzo di Pomarance “invecchiare” e avere addosso adesso così tanta importanza e responsabilità?
"Si Stefano, è passato molto tempo e molte partite. Ricordo ancora la prima intervista, non è facile dimenticare quando uno ti dice che hai la mano quadrata, anche se era vero. Ho lavorato molto da quel periodo e spero di aver limato alcune lacune tecniche, il tiro in primis ed è forse anche grazie a quell'intervista che mi scattò qualcosa dentro. Ora,dopo così tanto tempo mi sento un piombinese adottato e sono felice di aver la fascia di capitano. Importanza tantissima, all'interno del gruppo e della squadra, così come tanta è la responsabilità, ma ne sono felice e credo di essere pronto per questo."
Con una squadra molto rinnovata, la partenza di giocatori carismatici come Iardella e Procacci, ora tocca a te far sì che i nuovi si inseriscano al meglio nel gruppo. Lo so che è una domanda non facile, ma tocca a te, sei il capitano!!! Raccontaci un po’ qualcosa dei nuovi arrivati, visto che non possiamo venirli a vedere, aiutaci a conoscerli meglio, quali sono i loro aspetti caratteriali e tecnici?
"La partenza di proca e iarde si sentirà, sopratutto negli spogliatoio, le loro voci erano sempre molto al di sopra di tutte le altre. Credo comunque, che sia io, che Edo, che i "vecchi", riusciremo a far sentire a casa i nuovi arrivati, rendendoci disponibili al 100% per ogni esigenza. Riguardo ai nuovi, devo dire che li conoscevo già, ho avuto modo di parlarci e ho constatato che prima di bravi giocatori, sono ottime persone e son sicuro che metteranno carisma e carattere in campo. Mattia è amico da una vita e non si può considerare "nuovo". Francesco e Vincenzo, li avevo già conosciuti da avversari e sono molto felice che quest'anno vesterianno i nostri stessi colori. Grinta gioventù e atletismo dalla loro parte, saranno essenziali per il gruppo. Mirco lo conosco da quando avevamo 13 anni. Ci eravamo un po persi, ma quest'estate quando ci siamo sentiti è come se fossimo stati sempre insieme. Viene da una categoria superiore e potrà aggiungere il suo tiro mortifero e la sua esperienza al nostro bagaglio."
Ho terminato la presentazione della principale novità di quest’anno, le squadre emiliane, novità che senza dubbio ha alzato notevolmente il livello del nostro girone. Spero tu abbia letto le mie presentazioni, altrimenti non ti intervisto più ovviamente!!! Cosa ne pensi di queste squadre?
"Ovviamente ho letto tutto, in attesa di inziare, mi sono documentato tramite le tue presentazioni sulle avversarie. Le emiliane sono squadre di livello molto alto, con trascorsi importanti, che fanno si che il loro tifo sia numeroso e caloroso. È difficile giocare da loro, ma al tempo stesso molto bello, giocare a Rimini, Imola, Cesena, non capita tutti gli anni e comunque credo che anche loro avranno le loro gatte da pelare al Palatenda. Il girone di quest'anno è difficile è vero, ma le squadre toscane si sono sempre difese bene."
Come procede la preparazione? Avete trovato difficoltà a ripartire dopo tanto tempo fermi? Il livello della preparazione ritieni sia più duro, rispetto gli anni passati, visto la partenza difficile che ci prospetta il calendario?
"La voglia di ripartire era tanta. Veniamo tutti da un lungo stop forzato e non vediamo l'ora di tornare a giocare sui parquet al più presto. La preparazione è sempre dura, pensa te ripartire dopo che sei fermo da Marzo cosa significa. Bisognerà farci trovare pronti al momento opportuno e sono certo che lo saremo."
La domanda più cattiva e difficile. Noi abbiamo costruito una gran bella squadra, ma nel girone ce ne sono tante gran belle squadre, dove possiamo arrivare? Quali obiettivi ci possiamo dare?
"L'obiettivo è di fare un campionato di alto livello, difficile dire come e dove arrivare al momento. Sicuramente ci metteremo cuore e anima per regalare un sogno alla città di Piombino e ai nostri tifosi."
Ai tifosi quale messaggio vuoi mandare e quale coro dovranno cantare, “ce l’abbiamo noi” o “c’è solo un capitano”?
"Ai tifosi l'unica cosa che vorrei fare, è un grosso augurio di ritornare presto a saltare ed esultare insieme. Avervi tutti belli gialli e blu a cantare sugli spalti, sarà il regalo più grande che possiate farci. Vi aspettiamo e .... forse chissà....."