L'ANGOLO DELL'EX: Alessandro "air" Magnani
Video ed intervista col bomber della promozione dalla serie C alla serie B
Aspettando la prossima palla a due, partiamo continuiamo nel nostro sfogliare l’album dei ricordi e lo facciamo insieme ai nostri ex. Partiamo con Alessandro “Air” Magnani, guardia/ala classe 84 che ha chiuso la sua bella carriera proprio con il Basket Golfo. Arrivato al Golfo, dopo molti anni e molti canestri messi a segno in B. nella stagione successiva alla retrocessione dalla serie B del 2011, è stato pedina fondamentale per la risalita in B. Nei tre anni a Piombino ha segnato oltre mille punti, con il suo killer istinct dalla distanza, ma anche con lo scatto bruciante e l’esplosività delle sue caviglie nell’attaccare il ferro.
Rivediamo le sue prodezze: https://www.youtube.com/watch?v=_H6CCXjuRBk&feature=youtu.be
Ciao Alessandro
Ci siamo lasciati nell’estate del 2014 e dopo quell’annata tribolata per gli infortuni, ma in cui comunque, quando stavi bene, dimostravi di essere ancora il bomber di sempre, mi hai detto: “smetto nella serenità più totale, ma mai dire mai, magari con un po’ di recupero riuscirò a rigiocare”. Come è andata a finire?
"Ciao Stefano, innanzitutto ti ringrazio per avermi coinvolto in questa intervista, che ci riporta indietro con gli anni e ci fa dimenticare per un attimo questo difficile momento che stiamo vivendo adesso.
Come sai, purtroppo la mia decisione di smettere con lo sport agonistico, fu un po’ obbligata dalle mie condizioni fisiche. Ogni tipo di infortunio al giorno d’oggi si riesce quasi sempre a superare, ma l’erosione della cartilagine della caviglia é un discorso più complicato, che porta danni irreparabili nel tempo. Perciò ho preferito garantirmi una vecchiaia più tranquilla e appendere le scarpette al chiodo in serenità e definitivamente."
Hai smesso ancora giovane, molti classe 80 ancora calcano con successo i campi, quanto ti manca il frusciare della retina sulle tue bombe? A posteriori hai qualche rimpianto?
"Dover smettere all’età di 30 anni,quando sei nel pieno della maturità sportiva, sia atletica che mentale, non é facile da accettare, ma il mio modo di giocare si basava quasi completamente sull’esplosività e sulla reattività dei piedi, cosa che, nel basket di oggi, é requisito fondamentale, per poter fare la differenza. Venendo meno queste qualità, sarebbe stato impossibile dare il solito contributo alla squadra. Il mio unico grande rimpianto, se posso essere sincero, é il non essermi voluto troppo bene e aver stretto i denti in troppe occasioni, spesso e volentieri giocando in condizioni precarie, con infiltrazioni e antidolorifici. Ma questo é il mio carattere, ho sempre messo davanti a tutto la squadra e ormai é tardi per tornare indietro."
Ho visto che hai condiviso l’articolo sulla grande vittoria contro la Fortitudo. Degli anni in gialloblu quali sono i tuoi ricordi più belli?
"I miei ricordi più belli degli anni in gialloblù? Uno su tutti certamente il campionato vinto e il salto di categoria dalla C alla B. Soprattutto perché vincere non é mai facile, nessuno ti regala nulla per il solo fatto che hai un passato nelle categorie superiori, e quindi vincere da favoriti non è mai facile e vale il doppio della soddisfazione. Inoltre, aver avuto la possibilità di giocare contro squadre come la Fortitudo, specialmente in trasferta, con quella cornice di pubblico, é un ricordo che nessuno potrà mai cancellare dalla nostra mente e da quella dei tifosi. Ma la soddisfazione più grande in assoluto é quella di aver fatto parte di un gruppo e di un progetto, che ha realizzato a pieno il sogno del Presidente, quello di far tornare grande una piazza come Piombino. La gente aveva bisogno di tutto ciò, di riempire tutte le domeniche il palazzetto, come ai vecchi tempi."
Segui ancora le vicende del Golfo?
"Se devo essere sincero, negli ultimi due anni non ho seguito molto da vicino le vicende del Golfo, vuoi anche per il fatto che sono rimasti in pochi i ragazzi con cui ho avuto modo di giocare, se non sbaglio solo Alessio e Camillo. Ultimamente mi limitavo giusto a guardare il risultato delle partite, niente di più."
Cosa è Alessandro Magnani oggi?
"Oggi la mia vita é piu tranquilla, vivo a Follonica, dove insieme alla mia compagna abbiamo comprato casa da un paio di anni, lavoro a Venturina, come molti di voi sapranno e nei weekend mi piace andare in giro e stare all’aria aperta. Devo recuperare tutti quegli anni in cui il fine settimana avevo il coprifuoco, dovuto alle partite la domenica."
Vuoi mandare un saluto a qualcuno?
"Il mio saluto va a tutta la comunità Gialloblù, nessuno escluso, dai tifosi alla società, al quale aggiungo un grande in bocca al lupo per il prosieguo del campionato, virus permettendo."