Gli altri anticipi: Colpo di Ozzano e vola Livorno
Nel girone A1, è crisi per Omegna alla terza sconfitta e Alba torna a respirare
Continua la marcia a punteggio pieno di Livorno, che, senza Salvadori, sfrutta però le assenze pesanti in casa di Firenze. Con Filippi e Passoni fermi ai box, i gigliati resistono per quasi tre quarti all’onda d’urto labronica, riesce anche a vincere la sfida ai rimbalzi e tira con buone percentuali, 50% da due 35% da tre, ma Livorno le ha ottime dal campo, 58% da due e 50% da tre. Con un Ammannato e Castelli che, nel pitturato, sfruttano fisicità ed esperienza contro i più giovani lunghi di casa, 27 punti il primo, con 9 su 9 da due e 17 il secondo, con 11 rimbalzi, De Gregori per Firenze ci prova ad opporsi e segnerà 14 punti, con 8 rimbalzi all’attivo, i lunghi fiorentini usciranno entrambi per 5 falli. Non bastano nemmeno un Poltroneri e un Bruni che provano a caricarsi la squadra sulle spalle, 23 punti con 4 su 8 da tre e 7 rimbalzi il bomber e 20 il play, con 7 rimbalzi e 5 assist. A loro rispondono gli esterni livornesi Marchini e Casella, che dalla distanza colpiscono con 3 su 5 e 4 su 8, per 15 punti ciascuno.
Colpo grosso di Ozzano che ferma la corsa di San Miniato. Pisani che trovano una pessima giornata al tiro, bassissimi il 31% da due e il 25% da tre, non molto meglio ai molti liberi, col 69%, la sintesi di questa giornataccia, è un 1su 17 del loro uomo con le mani migliori, Carpanzano. Persa anche la sfida sotto le plance, dove i locali prendono 48 rimbalzi contro i 38 degli uomini di Barsotti, Bedin ne prende 10 e non bastano nemmeno le 23 palle, che il pressing asfissiante degli ospiti, fa perdere ai locali. I molti falli, mandano in lunetta un Bertocco che, con le sue buone percentuali, chiude a 16 punti con anche 9 rimbalzi. Per Ozzano brillano anche Galassi, con 15 punti e il 3 su 3 dalla distanza di Mastrangelo, con 12 punti a referto. Bombe decisive quelle dell’esterno, che ne piazza due nel finale di gara, con San Miniato che nonostante il meno 11 al risposo, resta agganciato al match fino ai minuti finali, meno 3 a 4’ dal termine. Vittoria meritata per i locali che hanno quasi sempre condotto il match.
Omegna, senza Procacci, incassa la terza sconfitta in quattro gare. Faenza passa al Palabattisti, stroncando la resistenza dei locali, dopo un match molto equilibrato, solo ad inizio quarto finale, dove le bombe di Testa e Pieriche e la schiacciata di Anumba, portano i romagnoli sul più 11, a 4’ dalla sirena e gli permettono di controllare agevolmente il finale. Senza il play ex Piombino, Omegna perde troppi palloni, saranno 20 e spreca così un discreto rendimento offensivo, 50% da due e 42% da tre, con meno possessi dei faentini. Filippini vince la sfida con Balanzoni, 17 punti, con 8 su 11 e 7 rimbalzi per il lungo ospite, contro i 13 e 8 rimbalzi di quello locale. Buonissime, fra i romagnoli, anche le prove dei giovani Ballabio, 17 punti, Rubbini e Anumba, con 15. Per i piemontesi si salvano Del Testa, 16 punti e 4 su 7 da tre e Scali, con 14 punti e 4 su 6 dalla distanza.
Primi due punti per Alba, che stronca la generosa resistenza di un Alessandria, ancora senza De Paoli, nel terzo quarto, con un parziale di 14 a 0, che li porta dal meno 4, al meno 18 di fine parziale. Torna per Alba ad incidere sul fatturato offensivo, Reggiani, che segna 15 punti, prendendo anche 10 rimbalzi. Rimbalzi che vedono lo strapotere degli uomini di coach Jacomuzzi, con 50, contro i soli 33 dei locali. I top scorer per Alba però sono, Coltro, che segna 21 punti, con 8 rimbalzi, 4 recuperate e 5 assist e Tarditi, con 20 e 9 rimbalzi. Danna è il faro della squadra e oltre a distribuire 7 assist, prende 10 rimbalzi e segna 14 punti. Alessandria paga la scarsa vena da tre, con uno scarso 7 su 29 e con il suo miglior tiratore, Ferri, che nonostante i 13 punti, fa solo 1 su 7. Buona la prova del giovane Apuzzo con 14 punti e super Guaccio che però non cambia il risultato, coi suoi 23, 9 rimbalzi e 3 assist.