Cronache delle altre

Le altre:"Soffre la Pielle, vola la Herons"

Stefano Stefanini
05.02.2024

Fiorenzuola fa paura a Livorno, successi per le campane, Avellino e Sant'Antimo

La Pielle riesce a raddrizzare una partita iniziata malissimo, con Fiorenzuola che bombarda da tre e va sul più 11 già nel primo quarto e quando dopo 3’ del secondo tocca il più 19, con 7 bombe a segno, la situazione sembra complicarsi molto per i padroni di casa. Ma arriva un salvatore della patria a rimettere in carreggiata la Pielle, Chiarini, che con 16 punti nei restanti 7’ tiene a galla i suoi, per il 37 a 47 al riposo. Fiorenzuola però non si ferma, ancora tre bombe, di Preti e Venturoli, la lanciano sul più 15 in avvio di secondo. Ma ancora una volta i locali rimontano, sfruttando i lunghi Diouf e Pagani e tornando fino a meno 4 e chiudendo il quarto a meno 7. L’operazione aggancio si chiude a metà quarto, con la Pielle che sale a più 6 a uno e mezzo dalla fine, ma ancora una bomba di Preti mette paura al Palamacchia. La decidono in pratica, un rimbalzo offensivo, con schiacciata di Lo Biondo e i liberi di Loschi, con la Pielle che ottiene il quinto successo consecutivo e il decimo nelle ultime undici. Chiarini superstar, 26 punti, 7 su 9 da due, 3 su 5 da tre, 3 su 3 ai liberi e 3 assist, Pagani ne mette 10, con 7 rimbalzi e da segnalare anche i 7 assist di Laganà ed i 5 di Rubbini. Per gli emiliani, 23 di Preti, con 5 su 10 da tre, 17 di Ricci, con 6 su 7 da due, 6 rimbalzi e 5 assist e 14 per Venturoli, con 4 su 9 da tre e 5 assist, assente il lungo Seck.

La Herons dopo la scottatura presa a Caserta, scaricala sua rabbia su Cassino. Dopo un primo quarto equilibrato, chiuso sul 18 a 19, la schiacciante superiorità ai rimbalzi, 43 a 29 e l’efficacia offensiva, 74% da due e 45% da tre, fanno volare i termali. I laziali resistono fino a poco dopo metà secondo e poi si staccano, a metà gara si arriva sul 46 a 37 per i locali. Il terzo è la pietra tombale su Cassino, steso da un parziale di 19 a 11, che li vede toccare anche il meno 30, partita finita, con Montecatini che si diverte nel quarto finale, superando anche quota 100. Fra gli ospiti, salvano il tabellino personale, Dincic, con 19 punti, 3 su 7 da tre, 3 recuperate e 2 assist, Moreaux con 15 e Milosevic, con 13, 8 rimbalzi, 2 recuperate e 4 assist. Per gli aironi,  ancora senza Carpanzano, 23 di Radunic, con 5 su 7 da due e 3 su 5 da tre, 13 di Chiera, Sgobba e Dell’Uomo, quest’ultimo con 4 su 5 dal campo e anche 8 rimbalzi, chiude Lorenzetti, con 10, 5 su 7 da due. 

Sant’Antimo espugna Salerno e si mantiene saldamente in zona playoff. Due squadre che giocano a ritmi molto bassi e che riescono entrambe a concretizzare con ottime percentuali al tiro. I padroni di casa perdono nonostante il 62% da due ed il 44% da tre, ma perdono la sfida ai rimbalzi, 18 a 28. Mentre gli ospiti tirano col 60% da due ed un 52% da tre, con 12 bombe a segno, contro le sole 7 dei locali. Buona la prima metà gara della Virtus, che si fa però rimontare il più 6 del primo, chiudendo a meno 2, nel secondo tocca anche il più 11, ma al riposo conserva solo 7 punti di vantaggio, sul 34 a 27. In avvio di terzo nuovo allungo di Salerno, che raggiunge il più 12, ma con un parziale di 9 a 0, Sant’Antimo torna in corsa e nel finale di quarto sorpassa per il più 4. Nel quarto finale i padroni di casa arriveranno a distanza aggancio solo sul meno 3 al minuto 34 e gli ospiti, che toccano anche il più 10 a 4’ dal termine, portano a casa i due punti. Dri è il top scorer, con 18 punti, con 4 su 5 da tre, in doppia anche Cantone,con 15, 3 su 5 da tre e 6 assist, Mennella, con 14, 3 su 4 da tre e 7 assist, Kamperidis, con 11 e 7 rimbalzi e Colussa con 10. Per salerno, Kekovic 17, con 6 su 9 da due e 3 assist, 11 di Cucco, con 3 su 6 da tre e 4 assist, 10 di Spizzichini, con 7 assist e 10 pure per Fraga e Acunzo.

Avellino, senza Caridà, ma trascinato da Vasl e Verazzo, batte una coriacea Rieti. Il play segnerà 24 punti, con 5 su 7 da due, 4 su 8 da tre, con anche 3 recuperate e 4 assist, per l’ala invece 22 punti, con 3 su 7 da tre, 11 rimbalzi, di cui 4 offensivi e 3 assist. La buona difesa di Avellino, seconda migliore del girone, limita molto i tiri dal perimetro, saranno solo 14, con solo 3 a segno. Avvio di gara equilibrato, il primo tentativo di allungo dei locali dopo 6’, porta al massimo vantaggio di più 9, ma a metà secondo parziale Rieti ha già recuperato la parità e prosegue nel suo momento positivo,portandosi fino a più 8, per chiudere avanti a metà gara, sul 36 a 42. Nel terzo i laziali sembrano poter fare loro la partita, toccando il più 10 in avvio, ma Avellino ricuce lo strappo, con Vasl e Verazzo incontenibili e si porta all’ultimo riposo sul meno uno, 57 a 58. Nel quarto finale, gli irpini piazzano un break di 16 a 5 in metà quarto, che li porta da meno 3 a più 8 e che gli fa prendere in mano l’inerzia della gara. Nel finale i laziali ci provano ancora, ma non vanno oltre il meno 4 con Verazzo che risponde e la chiude. Per i reatini, 22 punti di Markovic, con 7 su 12 da due e 4 assist, 13 di Kassar, con 5 su 7 da due, 11 di Cavallero, con 4 su 4 da due e 3 recuperate e 10 per Zucca, con 7 rimbalzi.

 

 

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