Presentazione e intervista al nuovo arrivato Andrea Tracchi
Dopo il bel debutto contro Rimini, le prime parole del neo gialloblu
Andrea è nato a Montevarchi nel luglio del 1986, cestisticamente cresciuto nelle giovanili di San Giovanni Valdarno, da dove dopo il debutto in prima squadra è subito partito alla volta del campionato di B, debuttando a 20 anni con Riva Del Garda, mettendo subito in mostra buoni doti realizzative. Poi ancora in B con Ozzano e Gualdo Tadino, con quest’ultima mette a referto quasi 15 punti di media. Resta a Gualdo un altro anno e nel 2010/11 va in C a Santa Margherita Ligure, dove segna quasi 16 punti ad allacciata di scarpe, nel 2011/12 con il Costa Volpino. Dal 2012 al 2014, anche a causa di un infortunio, torna a fare il profeta in patria, due campionati di C col suo San Giovanni Valdarno, dove furoreggia con oltre 18 di media in entrambe le stagioni. Segue ancora un anno in C a Padova, sempre ad ottimi livelli e poi il ritorno in B a Vasto nel 2015/16, con 14 punti di media. Negli ultimi anni, due a San Vendemiano, prima in B e poi in C, il passaggio ad Oderzo in C e l’ultima stagione l’avventura a Catanzaro in C silver. Giocatore piccolo sgusciante e molto dinamico, buona visione di gioco e mani calde, di lui dicono che sia un giocatore che si fa molto amare dai suoi tifosi e che spesso faccia innervosire gli avversari.
Ciao Andrea e benvenuto a Piombino
È vero quello che dicono di te? Beniamino dei tifosi e inviso agli avversari?
"Per quando riguarda le tifoserie sono sempre stato uno "amato" dalla propria tifoseria, forse per caratteristiche fisiche, quando vedi un piccoletto che gioca in uno sport di giganti, provi sempre "attrazione", per non dire tenerezza vista la differenza fisica, anche se mi sono sempre arrangiato bene. È vero anche che quelle degli avversari mi hanno sempre insaccato parecchio, soprattutto sulle mie NON caratteristiche fisiche per questo sport, ma ci sta. Ho trovato anche degli amici in queste circostanze, come i tifosi di Mestre, che per anni me le hanno dette di tutti i colori, attaccandomi adesivi alla macchina, (che ancora custodisco) aspettato all'uscita dei palazzetti, ma poi, conoscendomi meglio, hanno capito come sono, la voglia e il mio attaccamento a questo sport e al raggiungimento dei miei obiettivi. Siamo diventati amici e a distanza di qualche anno dall'ultimo scontro ancora ci sentiamo, anche questo è il bello dello sport."
"Come sei arrivato a Piombino? Pensi o speri di rimanere?
"Sono qui dalla seconda settimana di febbraio, perché ho acquistato un'attività, La Fiorentina Bar/tabacchi, quindi a Piombino rimarrò, sia che giochi o meno, per molto tempo, ovviamente se gioco sono più felice. Quando sono venuto a vivere qui, ho chiamato Alessandro Cecchetti, che conoscevo da tempo, chiedendogli se mi potevo allenare, perché volevo comunque rimanere in condizione fisica decente e nell'ambiente che ho sempre amato e frequentato da quando sono bambino. La società e lo staff hanno accettato la cosa senza problemi e ho cominciato ad allenarmi con loro. Per questo sono molto grato e riconoscente a tutte le persone che me lo hanno permesso."
Come hai accolto la chiamata alle armi del Basket Golfo?
"Per quanto riguarda il tesseramento, sinceramente visto il momento della stagione per me è stato inaspettato, ma non nego che la cosa mi ha reso molto felice e la voglia di giocare era tanta. Penso anche che un po' me lo sono meritato, per tutto quello che mi è capitato ingiustamente nella mia carriera e negli ultimi anni e per questo come ho sempre fatto darò il massimo per la maglia che indosso. Voglio però sottolineare che per me il tesseramento è stata una cosa in più, nel senso che mi sentivo parte della squadra anche quando non ero tesserato, perché comunque si era già creato un rapporto con il gruppo super, dove i ragazzi tutti mi hanno accolto molto bene e mi hanno sempre fatto sentire uno di loro e per questo devo solo che ringraziarli, anche perché non è sempre così scontato. Adesso dobbiamo pensare a finire bene la stagione e a raggiungere il nostro obiettivo, ma sono sicuro che ce la faremo... FORZA GOLFO."
Grazie Andrea