Cronache delle altre

Le altre: "Vincono le livornesi"

Stefano Stefanini
18.02.2024

La GEMA batte Salerno e conserva il quarto posto, delude ancora Avellino

La Pielle non perde colpi, soffre per due quarti contro Desio, difendendo malissimo e andando al riposo, con 53 punti subiti e sotto di 7, poi alla ripresa, serra a doppia mandata la difesa, 24 punti concessi nei secondi due quarti, sorpassa e vince. Recuperato Laganà, 12 punti, con 3 su 4 da due e 2 su 4 da tre, il top scorer è ancora Lo Biondo, con 16, 4 su 7 da tre e 4 assist, Chiarini ne mette a referto 13, 11 Rubbini, con 6 assist e 10 Pagani, con 6 rimbalzi. Dominio nel pitturato dei labronici, 66% da due, contro il 37% dei lombardi. Ottava vittoria consecutiva per gli uomini di coach Cardani. Desio regge la partita grazie al tiro da tre, con 15 bombe a segno su 30 tentativi, spicca il 6 su 7 di Tornari, 18 punti per lui, Eccellente prestazione anche di Giarelli, con 17 punti, 2 su 3 da tre, 9 rimbalzi e 3 assist, in doppia anche Baldini, con 14 e 6 rimbalzi e Valsecchi, con 10 e 4 su 4 dal campo. Desio al comando per 25’, col massimo vantaggio di più 10 nel primo quarto. Nella prima metà del quarto finale il break decisivo, con la Pielle che da meno uno va sul più 10 e controlla agevolmente il finale.

Tiene il passo la Libertas, ma soffre fino al quarto finale il gioco veloce e brillante di Brianza. Alla lunga il maggior peso specifico dei labronici da i suoi risultati, vedi 48% da due, contro 41%, o i 51 rimbalzi, con 16 offensivi contro 40. Con ciò, dopo un primo quarto equilibrato, i padroni di casa sono costretti ad inseguire per due quarti, finendo anche sotto 11 verso la fine del terzo. Nel quarto finale partono da meno 9, in un quarto dove i labronici segneranno 24 punti, contro i soli 9 di Brianza, l’aggancio arriva al minuto 36, il primo sorpasso al minuto 37, con bomba di Saccaggi. Negli ultimi 3’ la difesa dei locali morde e Brianza non trova più nemmeno un canestro e Bargnesi dalla lunetta la chiude. Per i libertassini, 13 punti di Tozzi, con 9 rimbalzi e 3 recuperate, 13 anche per il rientrante Ricci, con 3 su 4 da tre e 12 con 8 rimbalzi per Fantoni. Per i lombardi, super Ceparano, 23 punti, con 5 su 9 da due e 2 su 3 da tre e 11 di Valesin, con 6 rimbalzi. 

Legnano fa poker, battendo Salerno, ottiene la quarta vittoria consecutiva e aggancia l’ultimo vagone del treno playoff. Salerno dopo i 95 punti rifilati a Crema, fornisce una prova offensiva di tutt’altro livello, solo 62 punti segnati, col 41% da due e col 26% da tre. Ne approfitta Legnano, che con Marino, 7 assist per lui, manda a canestro i due bomber di serata, Raivio, con 20 punti, 4 su 4 da tre e 12 rimbalzi e Sacchettini, che ne mette 18, con 8 su 11 da due. Partita sempre condotta dai padroni di casa, che vanno sul più 12 già dopo metà primo quarto. Salerno riesce a riavvicinarsi dopo il primo allungo, riportandosi a meno 4, ma nella seconda metà del quarto è ancora Legnano ad allungare. Toccherà il suo massimo vantaggio ad inizio quarto finale sul più 16, ma non rischierà più nulla, coi campani che non andranno mai oltre il meno 9. Per gli ospiti, misera doppia cifra con 10 punti per Acunzo con 10 rimbalzi, Matrone, con 8 rimbalzi, Cucco con 4 assist e Agostini.

La partita di una Caserta, priva di Alibegovic, in casa della GEMA, a sua volta senza Passoni, inizia con la generosa reazione del secondo quarto, dove dal meno 14 del primo, recupera e addirittura sorpassa al minuto 19. Andata al riposo sotto di un solo punto, 34 a 33, in 4’ minuti nella parte centrale del terzo quarto, subisce un 12 a 0, per un più 13, ma riesce ancora a rispondere, risalendo fino a meno 5. Nel quarto finale la zampata vincente dei termali, che a 4’ dalla fine sono sul più 16 e non avranno più problemi fino alla sirena. Montecatini vince grazie alle migliori percentuali di tiro e alla superiorità ai rimbalzi, che neutralizzano le 19 perse. Top scorer è Mastrangelo, con 19 punti, 4 su 5 da due, 3 su 5 da tre e 4 assist, Korsunov ne segna 14, con 3 su 4 da tre, 12 Mazzantini e 11 Corgnati. Per i campani, 19 di Lucas, con 3 su 8 da tre, 4 recuperate e 6 assist, 14 per Sergio, con 3 su 6 da tre e 13 per Paci, con 7 rimbalzi.

Ancora un passo falso di Avellino in casa. Cassino batte i biancoverdi, interrompendo la serie di 4 sconfitte consecutive. Laziali che ora incalzano i campani in classifica, con anche il doppio vantaggio nel confronto diretto. Dopo un buon avvio degli ospiti, Avellino comanderà la gara fino ai minuti finali, toccando anche il più 15 verso la fine del secondo quarto. L’aggancio arriva a 2’ e mezzo dal termine, nel finale le bombe di Dincic e i liberi di Candotto, Del Testa e Milosevic, consegnanoi due punti a Cassino. Per i locali, 18 punti di Vasl, con 3 su 8 da 3 e 4 assist e 16 per Verazzo, con 4 su 8 da tre. Per i laziali, match winner Dincic, con 22 punti, 3 su 6 da tre, 7 rimbalzi e 5 assist, 13 per Moreaux, con 8 rimbalzi e per Gay, con 4 su 5 da due, chiude con 10 Del Testa, con 3 su 7 da tre e 4 recuperate.

Anche Crema interrompe una serie di 4 sconfitte consecutive, battendo Piacenza. Importante successo per i lombardi, sia per riavvicinarsi alla zona playoff, che per allontanare quella playout, in cui ora c’è Piacenza, su cui adesso vanta 4 punti e il doppio successo nel confronto diretto. Partita, in cui le difese hanno la meglio sugli attacchi. Crema superiore ai rimbalzi, 48 a 38, Piacenza che si snatura, tirando molto più dalla breve, con scarsi risultati, che dalla distanza. Partita equilibratissima, che si deciderà solo nel finale. Primi due quarti, terminati 33 a 32, con massimi vantaggi, di più 5 per i padroni di casa e di più 4 per gli ospiti. In avvio di terzo, l’unico strappo della gara, con Crema che sale a più 10 e chiude il parziale avanti di 7. Il quarto finale si apre con un break di 9 a 0 degli emiliani e si va verso un finale punto a punto. Al minuto 37 le squadre sono in parità, a 49’’ dalla sirena, sul più uno Crema, l’errore al tiro di Maglietti ei due liberi successivi di Oboe, decidono il vincitore. Per Piacenza, il solo Rasio in doppia cifra, con 18 punti e 8 rimbalzi. Per i lombardi, Tsetserukou, 19, con 7 su 11 da due e 8 rimbalzi, 14 per Oboe, con 4 assist e 10 per Stepanovic, con 11 rimbalzi.

Rieti stavolta non fa miracoli e perde a Fiorenzuola. Sempre con pochissime rotazioni, ai reatini non basta una super prestazione di Markovic, 29 punti, con 6 su 11 da tre, 6 rimbalzi e 3 assist e i 20 di Da Campo, con 8 su 12 da due, 6 rimbalzi, 2 recuperate e 2 assist e nemmeno un netto dominio ai rimbalzi, 48 a 35 con 16 offensivi. Prima metà gara equilibrata, con il più 6 dei locali nel primo quarto ed il più 5 degli ospiti nel secondo, per un 37 a 35 al riposo. Nel terzo l’affondo decisivo degli emiliani, che tocccano il più 14 e chiudono il parziale avanti 63 a 51. Quando ad inizio quarto finale il vantaggio arriva a più 17, forse i locali credono di aver vinto e credono di aver vinto. Rieti invece ci crede ancora e con un parziale di 18 a 3, arrivano a meno 2, ma nel finale Fiorenzuola è infallibile dalla lunetta, con 11 centri e porta a casa la vittoria. Venturoli segna 18 punti, con 2 su 5 da tre e 3 assist, Preti 17, con 4 su 8 da tre e Seck 12, con 6 su 6 da due e 9 rimbalzi.

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